orari d'apertura:
mercoledì e venerdì 10.00~13.00
giovedì 16.00~23.00
sabato e domenica 10.00~12.00 15.00~19.00
chiusure:
24, 25 e 31 dicembre
1 gennaio 2019
Il nuovo corso del Premio Lissone, che ha una prestigiosa tradizione risalente agli anni Cinquanta e Sessanta, giunge quest'anno alla sua decima edizione. Dopo svariati rivolgimenti nella formula espositiva, nel 2016 il Premio ha introdotto sezioni tematiche che hanno convertito la rassegna in una vera e propria mostra/indagine sulla pittura.
Scegliendo di differenziarsi da analoghi premi d'arte, il Premio Lissone si rinnova per il secondo anno consecutivo, cambiando pelle (come un serpente) e colore (come un camaleonte). Perseguendo nuovi criteri e nuove formule espositive, il nuovo Premio intende aggiornare e migliorare le proprie consuetudini metodologiche. L'edizione 2018 riconferma quindi la formula dell'invito diretto - una prerogativa dello storico Premio Lissone, così come delle edizioni tenutesi dal 2002 al 2007 - essendo indice di esclusività e di prestigio; e oltre che internazionale, l'attuale Premio vuole essere intergenerazionale, con l'obiettivo di affrontare e approfondire le tendenze più attuali della disciplina pittorica.
In particolare, l'edizione 2018 si interroga sul linguaggio meta-pittorico, proponendo due sezioni il cui titolo prende in prestito delle citazioni di Robert Motherwell - «Desidero fare qualcosa di così bello come una tela vuota» - e di Philippe Sollers - «È strano continuare a pensare che la pittura sia fatta per essere vista». Una terza sezione è invece ispirata al celebre aforisma di Barnett Newman - «La scultura è quella cosa su cui inciampi mentre indietreggi per guardare un quadro» - e propone un dialogo serrato, finanche simbiotico tra pittura e scultura.
Una Sala d'Onore è riservata a Jiří Kolář [1914~2002] e alle sue Ornitologie , opere in cui si "annida" un piccolo compendio di pittura; attraverso la tecnica dell'intercalage, l'artista ha infatti compenetrato le silhouette di rapaci e lepidotteri con alcuni celebri capolavori della storia dell'arte (da Giotto a Van Eyck, da Ingres a Rousseau e Mondrian).
Un secondo omaggio è dedicato a André Masson [1896~1987], e non per caso: ancor oggi non è chiaro se egli abbia effettivamente partecipato al X Premio Lissone. Benché nel catalogo del 1957 non sia riprodotta nessuna opera dell'artista, un suo ritratto fotografico è annoverato tra i partecipanti della rassegna lissonese. A Masson, quindi, è riservata la project room del MAC con un piccolo nucleo di lavori che datano dagli anni Quaranta agli anni Sessanta. Nelle tecniche miste su carta emerge la grande inventiva segnica e sovversiva del Maestro surrealista che negli anni Ottanta rinunciò definitivamente alla pittura per dedicarsi esclusivamente al disegno e all'incisione.
A fianco della pittura, della scultura e del disegno non poteva certo mancare la fotografia. Un particolare encomio spetta infatti a Silvio Wolf per aver concepito un intervento site-specific che avvolge il Museo da entrambi i lati. Suddivisa in due parti, l'installazione Scala Reale MAC interagisce con lo spazio architettonico e instaura una relazione col pubblico, così che l'entrare nell'edificio significhi anche entrare nell'opera.
Anche quest'anno è previsto il riconoscimento del Gran Premio della Pittura e di un Premio della Critica, che verranno aggiudicati da una Giuria formata da Marco Meneguzzo, Demetrio Paparoni e Alberto Zanchetta. In conformità con le passate edizioni, il MAC ha inoltre previsto il conferimento di un Premio alla Carriera e di un Premio Stima. Una commissione formata da Matteo Bergamini e Silvia Conta delibererà invece sulla assegnazione di un Premio Editoria che sarà elargito dalla rivista Exibart, media partner dell'evento.
Il "coraggio di contraddirsi", ossia di ammirare senza emulare pedissequamente lo storico Premio Lissone, è un tratto distintivo di questa edizione che si annuncia come la più autorevole e munifica degli ultimi quindici anni.
Andrea Carpita Alexis Harding Sue Kennington - Federico Lissoni Marta Mancini
Alek O. Luca Pancrazzi Lucio Pozzi Stephen Rosenthal Lorenza Sannai Daniel Sturgis
Helene Appel Cornelia Badelita Riccardo Baruzzi - Bea Bonafini Sabrina Casadei Manuele Cerutti - Gabriele Di Matteo Francesco Lauretta Beatrice Meoni
Vera Portatadino Vedovamazzei
Sergio Breviario David Casini Davide D'Elia - Francesca Ferreri Vera Kox Sali Muller - Laura Renna Florian Roithmayr Anne Ryan - Regine Schumann Silvia Vendramel
omaggio a Jiří Kolář
omaggio a André Masson
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