Il fatto, o anche solamente l'idea, di non poter spostarci e viaggiare liberamente è probabilmente una delle privazioni più pesanti a cui siamo stati costretti durante questa pandemia. Abituati a volare in ogni angolo del pianeta o quasi, non poter allontanarsi dalla propria abitazione ci ha caricato di un senso di oppressione e inquietudine. Ancora questa ultima settimana di maggio Milano appare isolata dal resto del mondo, un solo terminal aeroportuale su tre aperto con poche decine di voli giornalieri, una situazione inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Se andiamo a visitare i siti internet dei principali scali aerei del mondo ed osserviamo orari di partenze ed arrivi troviamo una identica situazione, ci accorgiamo che siamo praticamente ancora quasi isolati. Per ovviare virtualmente questa restrizione vi proponiamo oggi un documentario girato interamente all'interno dell'aeroporto internazionale di Malpensa, un anno di riprese, spesso in spazi normalmente non accessibili al pubblico, un percorso tra le numerose ed estenuanti attività che vengono quotidianamente svolte per controllare passeggeri e merci, situazioni inedite, procedure, addestramenti e prassi messe in atto per mantenere alto il livello di sicurezza minacciato soprattutto da traffici illegali e terrorismo internazionale.