I segni dell'amore folle, sconsiderato e disturbante così sapientemente descritti da Patrick McGrath, le atmosfere claustrofobiche, gli intrecci tra normalità e follia hanno orientato il gruppo verso la lettura de "La ragazza del treno" di Paula Hawkins, caso editoriale del 2015 su cui critici e lettori non sempre hanno espresso pareri unanimi. A guidarci, la curiosità di accostare e confrontare due stili di scrittura, due sguardi, due diverse modalità di mettere a fuoco gli abissi dell'animo umano.
Pubblicato nel 2015 per Transworld, piccola casa editrice parte del gruppo Penguin Random House, nell'arco di pochissimi giorni balza in vetta alle classifiche sia in Inghilterra che negli Stati Uniti vendendo milioni di copie. In Italia, sempre nel 2015, i diritti vengono acquistati da Piemme che lo pubblica con la traduzione di Barbara Porteri. Anche nel nostro paese raggiunge un successo senza precedenti.
La storia
Dopo la fine del suo matrimonio cui fa seguito un altrettanto rovinoso licenziamento, Rachel trova conforto e parziale lenimento alle ferite solo nell'alcool. Ogni mattina lascia l'appartamento di periferia che condivide con l'amica Cathy per fingere di recarsi al lavoro in città. Ed è proprio il viaggio in treno, in compagnia dell'immancabile bottiglia sapientemente occultata tra le pieghe della borsa,il momento più atteso della giornata. Dal finestrino può infatti assistere, non vista, allo svolgersi della vita apparentemente senza sbavature degli altri. Ma è una coppia che ogni mattina fa colazione in veranda ad attrarla in maniera irresistibile: sono giovani, innamorati e sembrano fare da contrappunto al suo fallimento sentimentale. Un evento inaspettato e imprevedibile la costringerà a mettere in discussione questa rassicurante rappresentazione e a riscrivere la storia della sua identità.
In MLOL è disponibile anche l'audiolibro.
Il romanzo è letto da Carolina Crescentini
Del 2016 è il film La ragazza del treno (The Girl on the Train) diretto da Tate Taylor.
Il film è disponibile in Brianzabiblioteche
"I buchi della vita non si chiudono più. Devi crescere intorno a loro, come le radici che affondano nel cemento, e devi rimodellarti intorno alle crepe"
Nata in Zimbabwe nel 1972, si trasferisce a Londra dove studia filosofia, politica ed economia presso l'Università di Oxford. Lavora come giornalista per il Times e, con lo pseudonimo di Amy Silver, firma un certo numero di romanzi rosa. Il successo e la fama internazionale la raggiungono però con La ragazza del treno, suo thriller di debutto.
Le ragazze del treno corrono
in libreria
di Massimo Vincenzi
(Tuttolibri, 8 aprile 2017)
[...] Sono storie di donne, scritte da donne con la capacità di riflettere la realtà dentro specchi riflessi che restituiscono mosaici da ricomporre ogni volta: tra magia e inganno. Sono il nuovo fenomeno della letteratura mondiale: a voler dargli un'etichetta si chiamano thriller psicologici. Ma non rende [...]. Il romanzo che per molti non è un capolavoro, contiene dentro di sé però il segreto calamita del successo. Il pubblico resta rapito da questa storia ricca di colpi di scena e così diversa dallo stile noir contemporaneo. I protagonisti sono persone normali, che come tutti scorrono nel quotidiano nascondendo anche a se stessi la loro vera natura.
Da dove le è venuta l'idea del libro?
Dai viaggi in treno che ho fatto per tanto tempo, prima per venire all'università a Londra, poi per lavorare come giornalista nella City. Anch'io, come la mia protagonista, guardavo fuori dal finestrino, vedevo sempre le stesse facce e fantasticavo sui loro destini.
Viene in niente "La finestra sul cortile " di Hitchcock...
Ho pensato a quel film e all'atmosfera che Hitchcock sa creare. Un punto di osservazione esterno. Una finestra o un finestrino affacciati alla banalità del vivere quotidiano. E poi, di colpo, un imprevisto.
Da "Assassinio sull'Orient Express" in poi, il treno è un veicolo per delitti e misteri...
Ho pensato anche ad Agatha Christie, ovviamente. Ma non solo al suo giallo: il treno è un veicolo per incontri casuali, per una vicinanza tra sconosciuti in cui tutto è possibile, dall'amore, come nel film Breve incontro, a cambiamenti repentini, come in Sliding door.
Perché le donne hanno un ruolo così importante nei suoi romanzi?
Le donne sono al centro dei miei romanzi, e lo saranno sempre, credo, perché sono interessata a indagare e a raccontare il loro ruolo nella società e le sfide che si vedono costrette ad affrontare. Non sono eroine, né buone e nemmeno cattive. Amo costruire personaggi complessi, magari anche un po' compromessi e difficili proprio come nella realtà. Credo che il successo dei miei libri dipenda anche da questo. Rachel, ad esempio, non è stata amata da tutti, per il suo essere così contraddittoria, per le sue fragilità. Ma anche per questo ha saputo affascinare molte persone, che vi si sono ritrovate proprio per la sua imperfezione e le sue paure così vere.
Restituire l'effervescenza di una discussione in cui si è direttamente coinvolti non è mai semplice. Di seguito trovate alcune questioni sulle quali il gruppo ha voluto riflettere mettendo in gioco diversi punti di vista e diverse sensibilità:
Questi i rimandi che sono emersi:
- EDWARD HOPPER, Scompartimento C, Carrozza 293, 1938, olio su tela, New York, IBM Corporation Collection
- GILLIAN FLYN, L'amore bugiardo, Rizzoli, 2013
- MICHEL BUSSI, Mai dimenticare, edizioni e/o, 2017