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Charles Dickens

 
Immagine di Charles Dickens

A 150 anni dalla morte ci è parso doveroso un tributo a Charles Dickens. Considerato come uno dei maggiori romanzieri di tutti i tempi, Dickens ha regalato pagine memorabili in cui il ritratto dell'umanità dolente si coniuga con una sferzante satira verso la società inglese ottocentesca. Conobbe personalmente la povertà, le privazioni, il desiderio di riscatto, l'insaziabile fame d'istruzione e ne fece temi portanti della sua scrittura.

 Nadia Fusini ci introduce alla scrittura di Charles Dickens

 

Articoli tratti da quotidiani e periodici

 

La città di Dickens: tutte le contraddizioni dell'Inghilterra dell'Ottocento

di Giuliana Lomazzi
Focus Storia Collection 8, aprile 2017

"Nebbia ovunque. [...] Nebbia giù per il fiume che scorre insudiciato tra le file di navi e le sozzure che giungono alla riva di una grande (e sporca) città. [...] Luce a gas che balugina nella nebbia in diversi punti delle vie". Sono le prime righe di Casa desolata, romanzo del prolifico autore inglese Charles Dickens (1812-1870). Parole che sono letteratura, ma anche il ritratto di un mondo perduto: quello dell'Inghilterra vittoriana e della sua capitale Londra, la prima metropoli industriale. Sconvolta. «Il mondo in cui Dickens visse subì uno sconvolgimento epocale, con contraddizioni sconcertanti», dice Gino Scatasta, docente di Letteratura inglese all'università di Bologna. «I suoi romanzi attraversano quasi un intero secolo di storia inglese. Le prime opere, come Il Circolo Pickwick (1836-37), descrivono un'Inghilterra di carrozze e locande, in gran parte rurale, mentre gli ultimi romanzi sono lo specchio della società tardo-vittoriana». Una società segnata dal lungo regno della regina Vittoria (sul trono dal 1838 fino al 1901) e dalla rivoluzione industriale.

 

Dickens, ritorno a Carrara

di Manuela D'Angelo
Corriere Fiorentino, 11 gennaio 2020

Prima di partire per l'Italia, uno dei viaggi più famosi della letteratura, Charles Dickens, il cantore di Londra, scrittore ma anche giornalista, editore e persino attore, un moderno vip dell'Europa vittoriana, decise di prendere lezioni di italiano, da un maestro madrelingua, Antonio Gallenga, esule in Inghilterra. Di queste lezioni, in cui Gallenga ebbe l'onore di insegnare la lingua italiana ad uno scrittore che mirabilmente sapeva usare la propria, rimangono alcune lettere inedite, ben scritte, che Dickens inviò ad amici e parenti durante i suoi soggiorni nella penisola. Una parentesi mai raccontata, quella delle lezioni in italiano nella sua casa di Londra, ad imparare grammatica e sintassi, che per la prima volta verrà resa nota durante il convegno Travelling in Italy organizzato, dal 23 al 25 gennaio, dalla Dickens Fellowship, a palazzo Binelli di Carrara, per i 175 anni dalla visita di Charles Dickens nella città del marmo.

 

Charles Dickens vivo dopo 150 anni

di Michele Fazioli     
L'Osservatore, 4 gennaio 2020

Gli anniversari letterari servono per leggere e rileggere libri che vanno letti. Charles Dickens, morto 150 anni fa nel 1870 (era nato nel 1812) è entrato nelle vene di almeno quattro generazioni britanniche e del mondo come una linfa di possente narrazione che ha creato legioni di febbrili lettori afferrati da un mondo immaginoso di stupori, concitazioni, paure, commozioni, intenerimenti. E al tempo stesso Dickens dipinse con realismo visionario la realtà di una Londra fuligginosa e socialmente stridente, scrutandola negli anfratti bui delle sue povertà e miserie umane, orfani angariati e maneggioni avidi, furfanti volpini, personaggi comici, figure generose. Nei labirinti delle viuzze sporche della Londra ottocentesca, lungo le acque limacciose del Tamigi, nelle vecchie case misteriose, negli affollati tribunali e nel groviglio brulicante di figure popolari, Dickens mette la sua grande sapienza narrativa e quasi la sua arte scenica (sa costruire ambienti come un geniale scenografo).

 

Curiosità

  • Sul profilo Instagram dell'Ente Nazionale Britannico per il Turismo Laura Bartoli, traduttrice e grande appassionata dello scrittore, ci accompagna nei luoghi dickensiani. https://www.instagram.com/p/B-evb8ihfFE/
  • A Chatham, nella contea del Kent, è stato aperto un parco interamente dedicato a Charles Dickens. Si tratta del Dickens World.  
  • Nel 1844, Dickens viaggia con la propria famiglia per l'Italia. Soggiorna prima a Genova dove inizia a scrivere The Chimes (Le campane), pare ispirato proprio dalle campane che suonavano in città. In seguito raggiunge altre città tra cui Venezia, Milano, Pisa, Roma.
  • Nel 1947, poco più di cento anni dopo la pubblicazione de Il canto di Natale, dalla penna del disegnatore Barks nasce Paperon de' Paperoni, il noto papero disneyano che richiama, per caratteristiche, Uncle Scrooge. In un articolo comparso sul quotidiano la Repubblica (27 dicembre 2012), Dario Fertilio mette a confronto i due personaggi. 
 
 
 
 
Ultima Modifica: 31/10/2022