Mezzo secolo di accoglienza al servizio della comunità, punto di riferimento per il territorio lissonese e brianzolo nell'ospitalità a studenti, lavoratori, persone in momentaneo status di difficoltà e richiedenti asilo politico.
Venerdì 15 dicembre parteciperanno anche il Sindaco, Concettina Monguzzi, e l'assessore alla Persona, Anna Maria Mariani, ai festeggiamenti per la ricorrenza dei 50 anni di apertura sul territorio lissonese del "Centro sociale Botticelli".
Come segno tangibile di vicinanza all'attività della struttura, l'Amministrazione Comunale parteciperà al momento conviviale con la posa di una targa collocata all'esterno della struttura che celebrerà proprio il mezzo secolo di operosità a favore del prossimo.
Il programma prevede alle ore 17 una tavola rotonda in cui riflettere sul ruolo del Centro nel ruolo di accoglienza al servizio della comunità, seguirà alle 18.30 la scopertura targa celebrativa e la benedizione. La giornata si concluderà in serata con un concerto dei The Rockfeller prima dei saluti finali.
"Il Centro Botticelli è per la città un luogo di accoglienza e ha svolto negli anni compiti importanti: è stato luogo di sosta per molti alla ricerca del lavoro, è tuttora un luogo per i momenti difficili della vita - sottolinea il Sindaco Concettina Monguzzi - E' luogo di incontro di molte umanità. Una gestione attenta e preparata riesce a fare spazio a molti e a costruire all'interno una casa che è anche una famiglia. Un ringraziamento sentito va a tutti coloro che lo gestiscono e che riescono a trasmettere anche a nome della città un sentimento di vicinanza".
Attualmente, tutti i posti disponibili presso il Centro sociale sono occupati. Dei 100 posti letto autorizzati, circa 30 sono assegnatia persone richiedenti asilo politico inserite in un programma di accoglienza con attività interne, di volontariato e sportive, anche se il numero degli stranieri ospitati è attualmente inferiore. Altri 30 sono destinati a persone assistite dai Servizi sociali del Comune di Lissone. Infine, 40 posti letto sono occupati da lavoratori paganti la retta.
Edificato alla fine degli anni Sessanta dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e destinato a convitto, il Centro sociale si articola su 6 piani ed ha una capacità ricettiva di circa 100 posti.
La struttura è stata donata nel 1982 al comune di Lissone e la vocazione non è mai stata modificata dalle sue origini. Grazie ad importanti investimenti economici effettuati dalle Amministrazioni Comunali di Lissone negli anni Ottanta, Novanta e Duemila, è stato possibile realizzare la nuova centrale termica a metano, abbandonando la vecchia a gasolio. Inoltre nel corso degli anni Ottanta è iniziato un processo di ristrutturazione che ha permesso di ricavare 24 camere singole con servizio interno.
Dalla fine degli anni '90 l'Amministrazione Comunale ha effettuato un importante investimento per l'adeguamento della struttura alle nuove normative in materia di prevenzione incendi, impianti elettrici e idrici.
La gestione della struttura è stata affidata inizialmente all'Opera diocesana per la preservazione e la diffusione della Fede a cui è ben presto subentrata la Fondazione La Vincenziana in un passaggio "interno" tra enti della Diocesi di Milano. Dal 2014 ad oggi è affidata al Consorzio Comunità Brianza.
Nel mutare delle proprietà e degli enti che ne hanno tenuto la gestione, e soprattutto nel mutare dei tempi e dei bisogni, il Centro ha mantenuto la sua vocazione di luogo di accoglienza per chi si muove provenendo dalle più diverse situazioni. Da sempre quindi è luogo di incontro di culture e di tradizioni, dove le differenze trovano terreno di confronto e soprattutto di arricchimento reciproco.
Lissone, 14 dicembre 2017