A causa del persistente superamento del livello di inquinamento dell'aria, dell'attivazione delle misure anti-smog di primo livello attivate da Regione Lombardia sulla base dei rilevanti effettuati da ARPA e al fine di garantire la tutela e la protezione della salute dei cittadini e dell'ambiente, l'Amministrazione Comunale ha deciso di annullare il tradizionale falò di Sant'Antonio previsto per sabato 18 gennaio in Piazzale degli Umiliati.
Tale decisione, pur nella consapevolezza della limitata incidenza del falò sulla situazione di inquinamento ambientale vigente, intende essere coerente con i provvedimenti già in essere per migliorare la qualità dell'aria, attraverso la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera.
La decisione di annullare il Falò di Sant'Antonio è stata presa di concerto con il Gruppo Alpini Lissone che ha mostrato una particolare sensibilità condividendo le motivazioni della scelta.
Al fine di non perdere una tradizione estremamente sentita da parte della cittadinanza, l'Amministrazione Comunale ha già calendarizzato per sabato 1 febbraio di organizzare il rogo della «Giubiana», evento già presente sul territorio.
Se i provvedimenti per la tutela della salute pubblica lo consentiranno, in quell'occasione verrà collocata sotto al fantoccio di paglia vestito di stracci anche una piccola catasta di legno; nel caso in cui le condizioni di inquinamento ambientale fossero persistenti, si procederà solamente a bruciare la vecchia strega, magra, con le gambe molto lunghe e le calze rosse, quale augurio di un 2020 propizio e ricco di soddisfazioni.
L'organizzazione della Festa della Giubiana sarà caratterizzata - come da tradizione - dalla distribuzione di risotto e vin brulè.
"Le condizioni critiche dell'aria che respiriamo ci hanno spinto ad agire in questa direzione, nell'ottica di tutelare la salute pubblica - afferma il sindaco Concettina Monguzzi - Essendo ugualmente importante il rispetto delle tradizioni ci siamo messi in moto affinché l'iniziativa del falò non andasse persa, ma anzi coincidesse con quella altrettanto sentita della Giubiana. Sabato 1 febbraio festeggeremo con musica, risotto e vin Brulè e, se l'inquinamento ambientale ce lo consentirà, accenderemo il rogo".
Lissone,15 gennaio 2020