"Per conquistare il maggior numero di voti serve l'aiuto di tutti. Soprattutto, occorre che la città senta «suo» questo progetto, favorendo il passaparola e chiedendo a tutti un piccolo sforzo per il bene della nostra città".
Così il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, e l'assessore alla Cultura, Alessia Tremolada, che nei giorni scorsi hanno incontrato le associazioni del territorio col preciso scopo di incentivare la partecipazione loro (e di tutti gli associati) al concorso "Le Reti del cuore".
Una serata per sensibilizzare i gruppi del territorio sul progetto di Villa Reati e per trasmettere un messaggio semplice ma fondamentale: basta un click sul sito (http://www.leretidelcuore.it) per votare il progetto lissonese e promuovere il " Restauro conservativo e consolidamento della copertura" di Villa Reati. Nel corso dell'incontro è stata esposto il progetto lissonese e sono state illustrate le modalità di voto.
Lissone, insieme ad altri 23 comuni della Brianza, ha candidato il proprio progetto di restauro partecipando al contributo Art Bonus messo in palio attraverso il Concorso "Le Reti del cuore", promosso da Retipiù e BrianzAcque.
A votare saranno direttamente i cittadini. Fino al 5 maggio ogni cittadino con più di 14 anni può votare il progetto di restauro e riqualificazione preferito, fra i quali rientra anche quello di Lissone. Accendendo al sito www.leretidelcuore.it , è sufficiente cliccare su "Vota" e scoprire il progetto di Villa Reati. Per completare la procedura di voto è necessario inserire i propri dati anagrafici ed inserire la password che verrà inviata in automatico.
Il voto è totalmente gratuito, ma può essere espressa una sola preferenza e per questo è necessario spingere tutti a votare: il passaparola farà la differenza!
In programma anche due aperture straordinarie per avvicinare la cittadinanza alla Villa e per riscoprire la bellezza della dimora lissonese. Villa Reati sarà aperta con ingresso libero giovedì 25 aprile e sabato 27 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Un'occasione da non perdere per osservare da vicino gli affreschi databili tra il XVII e l'XVIII secolo e i soffitti a cassettoni in legno lavorato e dipinto.
Lissone, 8 aprile 2019