Il MAC Museo d'Arte Contemporanea di Lissone è lieto di informare che tra i vincitori di Cantica21 sono stati selezionati i progetti di Silvia Camporesi e Domenico Antonio Mancini.
Le opere degli artisti entreranno a far parte delle collezioni permanenti del museo.
Cantica21 è un'iniziativa lanciata congiuntamente da MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo che promuove e valorizza l'arte contemporanea italiana, sostenendo la produzione di opere d'arte che saranno esposte nelle Ambasciate, nei Consolati e negli Istituti Italiani di Cultura. L'obiettivo del progetto è veicolare un'immagine autentica del Paese, costruendo una nuova e più forte narrazione dell'Italia all'estero, attraverso tematiche e valori legati alla contemporaneità. Una grande mostra d'arte diffusa, con una sezione speciale dedicata ai 700 anni che ci separano dalla morte di Dante Alighieri, poeta e visionario, che attraverso la poesia ha saputo rivoluzionare la lingua e l'arte del suo tempo. Con l'ideazione di progetti e la successiva realizzazione degli stessi, si intende altresì creare un fondo di opere destinato all'incremento delle pubbliche collezioni italiane di arte contemporanea.
Tra le 293 proposte pervenute da tutta Italia, la Commissione formata da Francesco Stocchi, Anna Mattirolo, Ilaria Bonacossa, Lucrezia Calabrò Visconti e Roberto Rea ha selezionato un totale di 45 progetti. Domenico Antonio Mancini è tra i vincitori della categoria "Over 35", con il progetto Senza titolo, rilevazione di uno spazio domestico. Riflettendo sull'isolamento imposto dalla pandemia, il progetto scaturisce dalla condizione di totale impossibilità di accedere ai materiali della pratica artistica dell'autore. Il trittico fotografico presenta l'immagine dello studio - che da luogo usuale di lavoro è diventato l'oggetto e, insieme, il materiale dell'opera - per poi indirizzarsi all'appartamento di cui lo studio fa parte. Come spiega l'artista: « La questione dell'abitare ha assunto oggi il ritorno alla dimensione privata a cui è stato necessario tornare. Uno spazio privato reso performativo nelle "Skypecall" e nella dimensione dello "Smart Working". Osservare con sguardo meticoloso questo spazio domestico ha assunto le caratteristiche di una pratica costante di costruzione e di progetto. La pratica quotidiana del disegno del domestico e delle sue suppellettili è divenuta cura dello spazio - in cui ciascuno sviluppa e negozia le relazioni tanto con il dentro quanto con il fuori - e, quindi, cura del sé »
Una sezione speciale del bando è dedicata alla figura di Dante Alighieri, poeta visionario che ha saputo rivoluzionare l'arte e la lingua del suo tempo e che ancora oggi è capace di influenzare il nostro modo di pensare e fare arte. Silvia Camporesi si è aggiudicata uno dei cinque premi della categoria "Dante" con un'installazione fotografica e un libro d'artista dal titolo La dottrina nascosta. Il progetto è ispirato a una lettura esoterica compiuta da René Guenon ne L'ésotérisme de Dante (1925). Partendo da tali assunti, l'artista intende lavorare sul simbolismo numerico presente nella Divina Commedia. L'assunto iniziale è il fatto che Dante stesso (Inferno IX, 61 63] indichi che la sua opera abbia un senso nascosto che può essere colto solo da coloro i quali sono capaci di penetrarlo. Gli elementi su cui si concentra la ricerca partono da una riflessione sul simbolismo numerico presente nel poema seguita a una ricerca relativa alla numerologia pitagorica e neoplatonica. L'opera finale sarà costituita da un libro d'artista e da una installazione composta da ventidue immagini create ad hoc e/o elaborate digitalmente partendo da repertori della tradizione esoterica.
Lissone, 30 Novembre 2020