Una lettera inviata all'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili della Provincia di Monza e ai responsabili del Centro di Assistenza Fiscale di Lissone per «spiegare» i tributi locali.
Un'iniziativa voluta dal Comune di Lissone che, come già avvenuto nelle annualità passate, ha scritto agli "addetti del mestiere" per illustrare le novità in materia di tributi locali.
"La vera novità, però, è la politica tributaria adottata dal Comune di Lissone improntata al rigoroso mantenimento di aliquote e tariffe nelle medesime misure stabilite negli anni passati - sottolinea Domenico Colnaghi, assessore alle Risorse finanziarie - A livello concreto, nulla cambia rispetto al 2018. L'invio della lettera rientra nella volontà di facilitare il lavoro dei professionisti, illustrando la condotta di politica tributaria adottata dal Comune di Lissone per il 2019".
La missiva giunge all'Ordine dei Commercialisti e al CAF in concomitanza con il periodo di compilazione dei Modelli 730, quando molti utenti chiedono già di compilare i Modelli F24 per Imu e Tasi.
"La decisione del Comune di Lissone di non procedere ad alcun aumento di aliquote e tariffe avviene in un contesto in cui l'IMU cresce in quasi una città su dieci (il 9,4%) - aggiunge Colnaghi - mentre a Lissone l'aliquota ordinaria rimane allo 0,93% e l'Irpef rimane ferma allo 0,59%".
Sempre in tema tributario, il Comune di Lissone ha siglato un protocollo d'intesa con Assolombarda in materia fiscale, con l'istituzione di un tavolo di confronto per individuare le azioni per lo sviluppo del territorio e la semplificazione delle procedure burocratiche che impattano sulla vita e sui costi delle aziende, introducendo, ad esempio, un regime agevolativo in tema di ravvedimento operoso, con sanzioni ridotte e per un arco temporale portato da uno fino tre anni per eseguire il versamento dei tributi locali. Per tali semplificazioni Assolombarda indica Lissone fra le best practices da seguire.
Lissone, 14 maggio 2019