Il MAC Museo d'Arte Contemporanea di Lissone presenta Modern Pattern (Magic Arrow) e Modern Pattern (Tree) di Benedetta Mori Ubaldini e Roberta Savelli, due installazioni performative che si svilupperanno negli spazi interni e nell'area esterna al Museo.
Inaugurata sabato 21 maggio alle 18, Modern Pattern sarà aperta al pubblico fino al 24 luglio.
La serie Modern Pattern è nata dall'incontro tra le due artiste e le loro discipline, la loro visione dello spazio e della relazione con l'altro. L'installazione è costituita da una struttura ripetitiva di nastri elastici colorati che genera un ambiente immersivo che accoglie dentro di sé i movimenti di singoli spettatori che, via via che lo spazio si definisce, ne divengono parte. Ideata nel periodo pandemico per far fronte alle esigenze di distanziamento rendendole compatibili con quelle relazionali, Modern Pattern si configura come un luogo d'incontro ma anche di protezione: i nastri che la compongono creano spazi interni di cui è possibile appropriarsi occupandoli con il proprio corpo; spazi che risultano disegnati a un metro di distanza l'uno dall'altro, come richiesto per i luoghi al chiuso.
Concettualmente, Modern Pattern è la visualizzazione di rituali umani utili a tessere relazioni; è una tela che si trasforma in scultura e nel contempo diviene un dancefloor attraversato da azioni performative, estemporanee, preludio di un finale sempre aperto e imprevedibile. Il visitatore da pubblico è invitato a divenire performer, scegliendo il proprio posto nell'installazione in cui può muoversi in totale sicurezza.
Per Lissone, Benedetta Mori Ubaldini e Roberta Savelli presentano due nuove versioni site-specific del progetto. Modern Pattern (Magic Arrow), realizzato nella Sala Gino Meloni del MAC, mira ad enfatizzare l'esperienza visiva sensoriale dello spettatore in relazione ad alcune opere della collezione permanente dello storico Premio Lissone. L'installazione proietta ed estende le opere selezionate verso chi le osserva e nello stesso tempo attrae verso di sé l'osservatore portandolo a far parte contemporaneamente sia del dipinto sia del pattern. L'installazione è completata da tracce musicali che invitano il pubblico a muoversi nello spazio.
Modern Pattern (Tree) è allestita nell'area esterna al MAC. Qui, Benedetta Mori Ubaldini e Roberta Savelli hanno disegnato l'ingombro dell'installazione utilizzando gli alberi preesistenti, che divengono gli elementi di sostegno del reticolo di nastri elastici colorati che donano un ritmo inedito alla piazza. In questo caso, la musica non è presente: l'opera per essere attivata necessita della volontà dei cittadini, che sono invitati ad utilizzarla portando la propria musica preferita e a vivere così un'esperienza unica, divenendo attori e artefici dell'evento. Modern Pattern (Tree), inserendosi nel tessuto cittadino, mira dunque ad essere un progetto d'arte che, mentre dona una nuova estetica alla piazza, diviene dispositivo di inedite relazioni sociali
Modern Pattern è parte del progetto REPLAY - Installazioni context specific e incontri sulla museologia del contemporaneo, curato da Francesca Guerisoli, che ha avviato un'ampia riflessione della durata di un anno sulla Sala Gino Meloni, sede della collezione dello storico Premio Lissone, con l'obiettivo di rinnovare l'attenzione nei confronti della collezione permanente del Premio, innescando riflessioni sui valori dell'opera d'arte, le modalità di allestimento, di fruizione, la mediazione culturale e il collezionismo.
Da novembre 2021 a novembre 2022, la Sala Gino Meloni vedrà succedersi quattro interventi context-specific di artisti contemporanei, che svilupperanno singole installazioni a partire dalla collezione e dall'allestimento del Premio Lissone, a cui si affiancheranno di volta in volta due incontri a tema con esperti del mondo dell'arte e della cultura. Replay#1, dal 19 novembre 2021 al 9 marzo 2022, ha visto come protagonista Flavio Favelli con l'installazione ambientale inedita Casematte, che si è proposta di stimolare un dibattito sull'idea di collezione e collezionismo d'arte, nonché sullo spazio museale destinato alle opere dello storico Premio Lissone.
Benedetta Mori Ubaldini (Kobe, Giappone, 1966 - vive a Milano)
Nel 1991 si trasferisce a Londra per approfondire gli studi in ambito artistico. Dal 2005 vive e lavora a Milano. Il suo processo creativo nasce dal desiderio di riempire grandi spazi con una sua narrativa, simbolica ed evocativa di un immaginario anche infantile. Nel suo lavoro l'animale è sempre stato il segno distintivo delle emozioni, a volte in modo diretto, più̀ spesso in chiave onirica.
Roberta Savelli (Giussano, 1969 - vive e lavora a Milano)
Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera. Tema centrale del suo lavoro è l'essere umano e le sue relazioni, soprattutto nella fase adolescenziale/giovanile. Oltre che nella pratica pittorica, ritratti singolarmente o in composizioni corali, persone e relazioni sono anche al centro dei suoi lavori video e installativi. La poetica della sua ricerca si intuisce in queste parole di Valerio Paolo Mosco: "C'è un ambito in cui le cose e le parole non corrispondono, in questo ambito protetto da un insormontabile recinto si svolge un gioco, di cui ci giungono, a noi che ne siamo fuori, i rumori e le grida dei privilegiati (o disturbati) che stanno dentro. Di che gioco si tratti non è dato saperlo".
Lissone, 17 maggio 2022