Un campione a tinte nero-azzurre, capace di conquistare l'Italia intera grazie a quei folti baffi e a quella sportività che lo contraddistingueva dentro e fuori dal campo.
Col patrocinio del Comune di Lissone su proposta della Pro Lissone Calcio, Beppe Bergomi sarà a Lissone lunedì 25 febbraio (Palazzo Terragni, inizio serata ore 21.00) per presentare «Bella Zio», il romanzo scritto da Andrea Vitali e da Samuele Robbioni (counselor in Psicologia dello sport e co-autore del libro) che racconta la crescita umana e sportiva dello «Zio», storico capitano dell'Inter e Campione del Mondo nel 1982 con la Nazionale di Enzo Bearzot.
Con le sue 519 presenze nella squadra nero-azzurra, arricchite da 23 reti, Bergomi ha scritto una pagina indimenticabile del calcio italiano, diventando un'icona del pallone al di là del tifo e delle «simpatie» calcistiche.
Durante la serata, Beppe Bergomi racconterà l'emozionante racconto della sua vita: un ragazzo che, partendo dalle categorie giovanili, è arrivato a diventare uno dei più forti difensori nella storia del calcio italiano e campione del mondo nel 1982 a soli 18 anni.
Con l'aiuto di Samuele Robbioni saranno approfondite alcune tematiche che avvicinano l'esperienza di Beppe Bergomi a temi importanti per i giovani: allenamento, impegno, sorriso, divertimento, rispetto.
Come sottolinea lo «Zio»: "Tutti si ricordano il giovane eroe sportivo che alza la Coppa del Mondo, ma la vera sfida si vince e si vive nell'allenamento quotidiano dove l'eroe lascia spazio all'uomo che ogni giorno si impegna, convivendo con sudore e sorriso, per raggiungere un obiettivo".
"Beppe Bergomi è un esempio per i nostri ragazzi, un'icona sportiva ed umana - sottolinea Renzo Perego, assessore allo Sport - ascoltare la sua storia sarà un momento di formazione importante per i tanti ragazzi che ogni giorno si allenano sui campi della nostra città. La storia di Beppe Bergomi è un insieme di sacrificio, serietà e forza di volontà, valori che caratterizzano una grande persona ancor prima che un grande giocatore".
Lissone, 4 febbraio 2019