16 novembre 2024 - ore 17
Biblioteca di Lissone - Sala Polifunzionale
Si può perdere ed essere grandissimi, così come vincere ed essere
dimenticati.
Lo sport, come la vita, è fatto di vittorie e di sconfitte, ma
anche di molto altro.
È fatto soprattutto di umanità e meraviglia.
Essere un campione non significa soltanto conquistare una medaglia
o battere un record, ma dare tutti sé stessi per un ideale, spingersi oltre,
lasciare un segno.
A volte l’avversario è invisibile e subdolo come la
discriminazione razziale, politica o sessuale. L’ottusità delle persone e dei
sistemi sociali. Una malattia o un infortunio gravissimo, una crisi interiore.
I protagonisti di questi quattro racconti, con le loro scelte
coraggiose e la loro capacità di lottare, ci mostrano come lo sport può dare un
senso alla vita, esaltarla, addirittura salvarla. Può cambiare il mondo.
Da Ottavio Bottecchia, campione al Tour de France degli anni ’20
poco considerato in Italia per le sue idee politiche, a Katherine Switzer che
corse la maratona di Boston quando ancora era vietata alle donne; da Eugenio
Monti, che si distinse per la sua audacia nel bob ma passò alla storia per un
gesto incredibile, sino ai nostri giorni, per rivivere l’odissea della
nuotatrice siriana Yusra Mardini, costretta a fuggire affrontando il Mar Egeo.
Uomini e donne che hanno vinto senza arrivare primi.
Hanno trasceso la sfida sportiva e varcato un confine. A loro
modo, invincibili.
Ingresso gratuito
Gradita la prenotazione tramite app C'è Posto