Tre pietre per non dimenticare, tre rose per rendere omaggio a chi si è battuto per gli ideali di libertà, di giustizia e di democrazia.
In occasione del Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale voluta per commemorare le vittime dell'Olocausto, l'Amministrazione Comunale di Lissone ha ricordato tre lissonesi vittime della violenza nazi-fascista.
Il Sindaco Concettina Monguzzi, l'Assessore alla Cultura Alessia Tremolada e una ristretta delegazione della Giunta Comunale hanno partecipato ad una cerimonia senza pubblico, inevitabilmente condizionata dalle restrizioni per l'emergenza pandemica, che ha visto il Comune di Lissone al centro di un programma di iniziative provinciali promosse dal Comitato per le Pietre di inciampo di Monza e Brianza, di cui Lissone è uno dei tre Comuni soci fondatori sin dal 2019.
L'Amministrazione Comunale ha reso omaggio a Mario Bettega recandosi in via Dante, dove una pietra d'inciampo lo ricorda all'ingresso del Centro sportivo intitolato a "Luigino Brugola". La seconda tappa è stata in via Matteotti, all'ingresso dello stabile dove abitava Attilio Mazzi, deportato nei lager nazisti.
La terza tappa è stata in via Padre Reginaldo Giuliani, nei pressi dell'abitazione in cui Gian Franco De Capitani da Vimercate viveva con la propria famiglia, di ideali socialisti e per questo vessata dal Fascismo.
Qui, in attesa di porre la pietra d'inciampo realizzata dall'artista tedesco Gunter Demnig non appena la situazione sanitaria lo consentirà, il Sindaco ha disegnato sull'asfalto una simbolica pietra con dei gessetti colorati. Il gesto è stato anche trasmesso in diretta sulla pagina Facebook della Provincia di Monza e della Brianza (Lissone dal minuto 30).
L'Amministrazione Comunale ha realizzato un breve video della cerimonia che verrà veicolato nelle scuole del territorio e potrà essere condiviso da ogni cittadino. Un modo per mantenere viva la memoria nel corso di ogni giorno dell'anno.