MAC LIVELLO 1
INAUGURAZIONE: sabato 23 settembre alle ore 18:00
A cura di ALBERTO ZANCHETTA
Il quartiere sperimentale QT8 venne progettato da Piero Bottoni nel 1945 per soddisfare le esigenze dell'edilizia popolare nel capoluogo lombardo.
Prendendo in esame l'INCIS (Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati dello Stato, costituitosi allo scopo di fornire ai lavoratori alloggi a condizioni favorevoli), nel 1954 Bottoni tornerà a interessarsi ai lavori in corso presso il QT8 con l'obiettivo di evidenziare e risolvere le criticità connesse agli arredi realizzati nei centri mobilieri della Brianza.
Dopo aver svolto delle indagini tra i ceti della piccola e media borghesia, Bottoni aveva riscontrato problematiche circa le dimensioni dei mobili, che erano inadeguate rispetto alle cubature dell'edilizia residenziale; riteneva altresì necessario stipulare accordi economici che agevolassero gli assegnatari degli alloggi, affinché beneficiassero di forniture a prezzi ragionevoli; oltre a suggerire un ammodernamento nell'orientamento nel gusto, Bottoni proponeva di migliorare la disposizione dei nuovi arredi, ma cercava anche di studiare un corretto metodo d'integrazione dei mobili che rivestivano un particolare valore affettivo per le famiglie degli operai.
Nell'ambito della decima Triennale di Milano, Bottoni propose di realizzare un alloggio che analizzasse le forme, le funzioni e le ampiezze dei locali in costruzione al QT8. L'alloggio, allestito con arredamenti dimostrativi che corrispondevano alle necessità del nucleo famigliare, soddisfaceva l'esigenza dell'ospitalità e della convivialità della zona giorno, senza però precluderla ad altre attività; i grandi armadi della camera matrimoniale, solitamente inadatti agli spazi, erano stati ridimensionati, mentre la camera da letto dei bambini era stata arredata secondo le esigenze di un ambiente - finalmente ed effettivamente - moderno.
Gli obiettivi di quella mostra vengono riproposti nell'esposizione lissonese attraverso le eliocopie firmate da Piero Bottoni e Leonardo Fiori che illustrano le forniture degli arredi in legno (armadi, mensole, scaffali, divani, poltrone, sedie, tavoli, scrittoi, librerie, letti e comodini), concepiti in modo tale da efficientare lo spazio architettonico.
Accompagnati dalle riproduzioni di fotografie e documenti d'epoca, gli elaborati tecnici di Bottoni e Fiori ci ricordano la vocazione educativa del design italiano, impegnato a risolvere i problemi della quotidianità. Una lezione di vita, d'etica e di estetica da cui si può ancora imparare molto.
Si ringraziano la Triennale di Milano e l'Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano per la loro collaborazione.
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