A cura di Domenico De Gaetano
Inaugurazione mercoledì 4 settembre 2019 ore 18.30
INGRESSO LIBERO
La mostra ripercorre in 200 immagini le tavole del libro d'artista realizzato dal regista David Cronenberg nel 2005 per Volumina. In queste tavole troviamo rare fotografie tratte dall'archivio Ferrari, spaccati di motori, immagini d'epoca, progetti e modelli di auto Formula 1, ritratti, versioni e realizzazioni della icona di fama planetaria, il Cavallino Rampante, simboli e altre suggestioni che ci riportano al Gran Premio di Monza del 1961, quando il pilota della Ferrari Phil Hill contende al suo compagno di scuderia Wolfgang von Trips il titolo di campione del mondo di Formula 1. La mostra, promossa dal Comune di Lissone, trasporta i visitatori all'interno di vicende realmente accadute ricreate dalla magia di Cronenberg.
I due piloti sono molto differenti. Hill è un individualista, uno "Yankee " che approccia ogni gara con nevrotica passione; von Trips invece è un aristocratico che corre in Formula 1 con grazia e leggerezza. Entrambi hanno la stessa ossessione: vogliono lasciare ai posteri un ricordo della loro grandezza.
Un episodio tragico e definitivo causerà la decisione di Enzo Ferrari di far smantellare a fine stagione la Ferrari 156 F1 (soprannominata "shark-nose" per l'aggressivo muso a forma di squalo). Nella sequenza dedicata a Maranello le immagini mostrano lo smantellamento, pezzo per pezzo, delle Sharknose. Le auto e la loro avventura escono dalla storia per diventare mito.
Le immagini in mostra, corredate dai testi esplicativi e didascalie, ripercorrono inoltre le inquietudini di Phil Hill, e il suo sogno di diventare il primo americano incoronato campione del mondo nella Formula 1. Hill legge Jean-Paul Sartre per concentrarsi su qualcosa di diverso da questa sua primaria ossessione, motivata dal fatto che il suo rivale e compagno di scuderia, Wolfgang von Trips, è talentuoso pilota che gli contende l'apprezzamento di Enzo Ferrari, uomo-mito esigentissimo, il cui figlio Dino è mancato prematuramente, e che ha un figlio illegittimo, la cui esistenza getta nella disperazione la moglie di Ferrari e madre dell'erede.
David Cronenberg scrisse la sceneggiatura di Red Cars subito dopo aver girato Crash. Avrebbe voluto farne un film, ma il progetto cinematografico non fu mai realizzato. Ne nacque un volume d'artista edito da Volumina, presentato con enorme successo nei più prestigiosi contesti italiani e internazionali: alla 62a Mostra del Cinema di Venezia; al Palazzo delle Esposizioni di Roma in collaborazione con la Festa del Cinema di Roma; al Lucca Film Festival e in altri paesi del mondo
Cultura, motori e territorio. Queste le tre parole chiave che hanno mosso la scelta dell'Amministrazione comunale di Lissone di ospitare presso il Museo d'Arte Contemporanea la mostra "Red Cars" di David Cronenberg. Lo sottolinea il Sindaco di Lissone Concettina Monguzzi: La proposta di questa mostra si inscrive nella volontà della nostra Amministrazione di offrire alla cittadinanza lissonese, al numerosissimo pubblico in arrivo sul territorio in occasione del Gran Premio ed a tutti coloro che avranno modo di venire a visitarla, un'iniziativa culturale di alto livello e di respiro internazionale, legata alla Formula 1. La scelta del MAC è stata automatica,trattandosi di un museo dal carattere innovativo e all'avanguardia, noto per la sua programmazione vivace e di qualità e con spazi che sembrano fatti apposta per questa esposizione in un interscambio tra i contenuti della mostra ed appunto gli spazi museali dedicati. Il territorio della Brianza, noto al mondo proprio per la presenza dell'autodromo, meritava una proposta così importante legata proprio alla sua peculiarità.
Dopo l'inaugurazione e per due mesi sarà possibile per tutto il pubblico più vicino godere della magia delle tavole in mostra.
Ed è il curatore Domenico De Gaetano a introdurci idealmente alla mostra: Cronenberg ha sempre amato i motori e la velocità. Segue come un fan accanito i gran premi di Formula 1 e non ha mai avuto dubbi su chi tifare: la Ferrari, l'auto da corsa per antonomasia. Il progetto Red Cars nasce proprio da questo suo amore: una sceneggiatura per un film mai fatto, una storia realmente accaduta nell'epoca d'oro dell'automobilismo, raccontata con il suo stile ironico e tagliente, che prende forma in un libro d'artista e in una installazione multimediale che affascinerà sia gli appassionati di Formula 1 sia gli appassionati di cinema.
Accompagna la mostra un video con spezzoni d'epoca, suoni, rumori e suggestioni intorno al complesso mondo dei motori di Formula 1.
Il libro con la copertina di alluminio e il modellino di metallo della Ferrari 156 F1 appositamente creato dalla Brumm sono racchiusi in una scatola bianca con il logo.
Museo d'Arte Contemporanea di Lissone
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