Giovedì 3 giugno, avrà luogo la presentazione dei due ultimi volumi che portano a compimento l'impegno storicistico e saggistico di Alberto Zanchetta, già direttore del Museo, ora docente dell'Università di Urbino.
Alla presentazione interverranno, con l'Autore, il Sindaco Concettina Monguzzi e l'Assessore alla Cultura Alessia Tremolada.
Questi nuovi libri, che si aggiungono ai quattro curati in precedenza, consegnano ai cittadini di oggi e di domani un resoconto il più puntuale e unitario possibile del Premio Lissone, dando ordine e senso a quegli eventi che da circa settant'anni erano rimasti nell'ombra o in balia della polvere.
Nell'arco degli ultimi cinque anni, Alberto Zanchetta ha ricostruito con passione e dedizione le vicissitudini dello storico Premio Lissone. A differenza dei precedenti libri, questa volta sono le immagini a districare la storia del Premio; l'autore ha infatti portato alla luce un ricco giacimento di fotografie (oltre 150, la gran parte ancora inedite) che sono state catalogate e commentate per fissare gli anni in una corretta sequenza. Per quasi due anni l'autore si è quindi impegnato in un'estenuante ricerca e verifica che ha consentito di ripensare la cronologia degli eventi così come l'avvicendarsi dei contesti, delle opere e dei protagonisti dell'epoca. Il libro include anche un apparato finale, con una dettagliata cronologia dal 1953 al 1967, in cui vengono elencate le sedi espositive, le composizioni delle giurie, gli artisti premiati e tutti i partecipanti alle diverse edizioni.
A distanza di quattro anni dalla pubblicazione delle prime Peri[pe]zie del Premio Lissone, questo secondo volume raccoglie nuovi documenti che permettono di ricomporre e affinare il tessuto connettivo del Premio Lissone, cercando ancora una volta di ricostruire il percorso chiarendo talune circostanze della sua vita. Tra le tante curiosità, nel libro vengono raccontati i retroscena sull'erigendo Palazzo del Mobile e sull'inaugurazione della Civica Galleria d'Arte Contemporanea di Lissone, alle testimonianze di Guido Le Noci e Guglielmo Achille Cavellingli seguono gli aneddoti sulle partecipazioni di Piero Manzoni e Mario Davico al Premio Lissone, ma più d'ogni altra cosa, il volume riesce finalmente a dare risoluzione ad alcune vertenze che erano rimaste in sospeso, tra cui il furto di una larga parte della collezione storica nell'autunno del 1977 e l'acquisizione dell'opera di Franco Francese, che per molti decenni si riteneva (a torto) fosse parte integrante del nucleo storico del MAC.
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Contemporanea
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