Mostra di quadri e opere plastiche realizzate con materiali naturali e di riciclo, ispirate alla bellezza dei paesaggi e dei colori della natura africana
Palazzo Terragni - Sala espositiva e Missaglia
"DOVE è un piccolo progetto personale nato 30 anni fa scaturito dai miei viaggi nel continente africano.
Rimasi folgorato dalla bellezza degli spazi e dai colori della natura, fui colpito dalla grandezza e dalla fragilità della natura.
Fu proprio nei vari viaggi che notai la fragilità della natura, sommata all'irruenza umana, e che tanta bellezza veniva minata ed oggi in parte totalmente distrutta.
Da ciò è nata la voglia di esprimere a modo mio un grido di aiuto per salvare tanta bellezza, così ho iniziato a fare delle installazioni sceniche con materiali derivanti dallo scarto di legni e foglie. Con il tempo mi accorsi che i materiali prodotti dall'uomo prendevano sempre più piede invadendo tutto e contaminando la natura, così ho iniziato a recuperare materiali inerti e abbandonati (plastica - vetro - alluminio) per costruire le mie installazioni, dando loro una identità scenica per dare un messaggio al nostro ... dove!"
Angelo Pezzini
L'Africa, per chi la vive da viaggiatore e non da turista, è una terra dura, difficile. E' grandiosa nelle sue diversità geologiche, biologiche, antropologiche e culturali. Ma allo stesso tempo è una terra ferita dall'avidità degli uomini, spesse volte non indigeni.
L'Africa trasuda risorse, ma esse servono per arricchire altre persone, europee, asiatiche, americane. Per questo l'Africa è simbolo della insostenibilità del nostro modello di sviluppo, perché essa è emblematica: depredata, ferita e abbandonata.
E chi ci vive, la gente africana, è esso stesso depredato di una identità. Talvolta si incontrano popolazioni poverissime, ma tutti sono provvisti di cellulare. In alcuni posti l'acqua scarseggia; ma ovunque si trovano lattine abbandonate e plastica, plastica ovunque. Nei villaggi e nelle città, ovunque, anche nel deserto, si possono trovare cumuli di spazzatura di tipo occidentale, di plastica, di pneumatici.
Chi ha visitato i territori africani per più volte ad intervalli di anni, ha constatato lo scempio. Angelo Pezzini è uno di questi viaggiatori ed è testimone della grandiosità che viene sporcata, soffocata, infine annegata nella melma dell'umano disinteressato alla sua conservazione.
DOVE nasce da qui: da un urlo di dolore di un animale ferito a morte. L'urlo è così alto da destare la creatività di Pezzini, da spingerlo oltre. Fin dove?
Cantava De André in "Via del Campo": dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fiori. Ecco il traguardo: l'artista è capace di trarre una bellezza ferita dalla spazzatura. L'opera allo stesso tempo è estetica rinnovata e sensibilizzazione dei molti, estasiati estimatori.
Nato e cresciuto a Lissone, Angelo Pezzini nasce come creatore di costumi per eventi e successivamente approda al design di interni. Affermato anche in teatro in seno alla Compagnia Teatro Instabile di Lissone. Pezzini è un artista poliedrico in grado di usare materiali eterogenei che rinascono a una nuova esistenza. Le sue opere, spesso di grandi dimensioni, sono assolutamente imprevedibili. Il comune denominatore del suo lavoro artistico è il riciclo, il recupero, il tentativo di ridare vita a ciò che sarebbe ormai semplicemente scarto, fino a trasformare i rifiuti in bellezza.
Affascinato dalla diversità del pianeta, ha viaggiato fin dalla giovanissima età e la destinazione prediletta è l'Africa, il continente della grandiosità della natura e allo stesso tempo quello che esalta le contraddizioni dell'umanità. La città di Lissone è sempre stata il porto di partenza e l'approdo.