Si è celebrata in Città mercoledì 27 gennaio con una cerimonia in tre tappe, alla sola presenza delle autorità istituzionali.
Il Comune di Lissone è dal 2019 fra i promotori e fondatori del Comitato per le Pietre d'Inciampo, ovvero sanpietrini collocati sull'asfalto in prossimità di luoghi emblematici per le persone che hanno perso la vita nei campi di concentramento.
La celebrazione del 2021 si svolgerà proprio nei due luoghi della città che già ospitano le Pietre d'inciampo - posate nel 2019 e nel 2020 - e nel terzo luogo che la accoglierà nei mesi a venire.
Per dare alla cittadinanza la possibilità di partecipare - seppur a distanza - ad un momento di forte coesione comunitaria, l'intera cerimonia sarà filmata e fotografata e successivamente pubblicata sul sito internet del Comune di Lissone oltre che sui canali social del Comitato per le Pietre d'Inciampo
In prossimità dell'ingresso dello stadio "Luigino Brugola" un momento di riflessione davanti alla Pietra dedicata nel 2019 a Mario Bettega, lissonese deportato e assassinato nel campo di sterminio di Mauthausen il 19 marzo 1945.
Il secondo momento della cerimonia dinnanzi alla pietra d'inciampo posata nel 2020 in memoria di Attilio Mazzi, imprenditore antifascista, marito e padre di quattro figli, deportato e immatricolato con il numero 82424 a Gusen il 9 aprile 1945.
In attesa della posa della nuova Pietra d' Inciampo realizzata dall'artista tedesco Gunter Demnig, il Sindaco Concettina Monguzzi e l'assessore alla Cultura Alessia Tremolada disegneranno simbolicamente sull'asfalto una mattonella, in ricordo di Gian Franco De Capitani da Vimercate, Lissonese deportato prima a Mauthausen poi a Ebensee dove nel dicembre 1944 perse la vita dopo nove mesi di prigionia.
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