Playground (05) di Cristina Crippa

Continua il programma di valorizzazione del Mo.VE con il progetto Leggere il territorio con l'arte di Alberto Gianfreda in collaborazione con il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone allo scopo di sperimentare l'uso delle arti nella comprensione dei bisogni e delle potenzialità del territorio.

Il progetto interdisciplinare è giunto al quinto degli otto interventi in programma, e dopo il coinvolgimento di artisti del suono e della fotografia è il turno dell'azione performativa e dell'uso del corpo come strumento di lettura dell'area indagata.

A interagire con il proprio corpo nell'area del landmark lissonese sarà Cristina Crippa, performer che predilige l'uso del corpo come strumento di indagine ed espressione, al quale affianca l'impiego della fotocamera come metodo di osservazione esterno al corpo ma contestuale all'azione.

Per Crippa il corpo diventa il canale sensibile da articolare, estendere, contrarre fino al suo limite per diventare esso stesso, strumento di misurazione emozionale dello spazio. Il Mo.VE verrà abitato dalla perfomer, che per l'occasione collaborerà con Katarzyna Brzezinska, Davide Casiraghi, Cecilia Viganò, in maniera inusuale, tra improvvisazione e gioco, aprendo a inediti punti di vista sulla struttura.

L'azione di Crippa si svolgerà in un tempo prolungato e volontariamente imprevedibile a partire dall'11 al 18 dicembre. Durante questo tempo la performer interagirà oltre che con lo spazio anche con i passanti che potranno essere coinvolti nell'azione di misurazione del Mo.VE.

Playground  introduce una nuova tematica non ancora affrontata nella ricerca di Leggere il territorio con l'arte e aggiunge alla stesura della mappa emozionale del luogo, che andrà definendosi con il contributo di tutti gli interventi, un elemento determinante: il rapporto tra corpo e luogo, indicando inedite possibilità per conoscerlo e per abitarlo.