Promotore, artefice, fondatore, nonché tessera N.1 e primo Presidente della Croce Verde Lissonese che ha servito con disciplina e umanità. “Di professione ufficialmente buon samaritano, di seconda occupazione tappezziere” - come simpaticamente descritto in un articolo di qualche anno fa - Giuseppe Peppino Vergani, alla splendida età di 90 anni, anche se non più Presidente dell’Associazione, lascia un’eredità morale fatta di umiltà, senso del dovere e capacità di ascolto e ancora oggi, è ricordato con affetto dai volontari che furono al suo fianco quando tutto ebbe inizio con il Comitato Croce Verde Lissonese, organizzando i primi gruppi di volontari e promuovendo le prime attività con spirito quasi “pioneristico”. Poi la decisione di dare al Comitato una forma giuridica, impegnandosi, con l’aiuto iniziale dell’amico e volontario Carlo Mussi, a redigere uno statuto e un regolamento per dare così vita ad un’associazione strutturata a tutti gli effetti.
L’amore per la sua comunità e i suoi cittadini Vergani lo dimostra anche prestando servizio per molti anni come organizzatore, accompagnatore e animatore del gruppo di pensionati nei soggiorni invernali a Spotorno e Cesenatico, come componente del Consiglio Pastorale della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, e come collaboratore in alcune manifestazioni annuali del laboratorio Sociale Luciano Donghi. Uomo dal cuore grande e generoso, nella sua lunga attività ha saputo ispirare e coinvolgere molte persone, tramandando l’amore verso il prossimo e i valori di volontariato e solidarietà.