Il progetto recupera poeticamente la memoria dell'antica chiesa dei SS. Pietro e Paolo con una lieve inclinazione ipogea, spazio collettivo e di identità , restituendo alla comunità un tassello della propria storia che viene idealmente posto in dialogo, finora mancato, con Palazzo Terragni e riuscendo a dimostrare un'immagine architettonica fortemente simbolica ed evocativa.
Il tema della polifunzionalità è presente pur essendo lo spazio centrale molto caratterizzato e la scelta progettuale garantisce una notevole flessibilità nell'uso oltre a dare un carattere riconoscibile alla piazza. Riesce in questo modo a fondere l'elemento architettonico, funzionale, storico e simbolico in un luogo-agorà .
Si segnala comunque la necessità di un maggiore approfondimento progettuale sia del contesto urbano al margine che della fattibilità tecnica e archeologica dello spazio ribassato