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Festeggiare la Liberazione in tempi di quarantena

 

Sarà un 25 aprile anomalo. Per la prima volta, dopo 75 anni, non saranno le piazze ad accogliere le celebrazioni per la festa della Liberazione ma balconi vestiti a festa con le bandiere tricolori. Non ci saranno cortei, né visite alle lapidi dei partigiani o iniziative pubbliche per ricordare uno dei momenti fondativi della nostra identità nazionale.
Sarà un 25 aprile di quarantena. 

 

Di seguito alcuni suggerimenti per mantenere vivo, seppur virtualmente, il ricordo.

Lottare nel nome del Tricolore

di Aldo Cazzullo
Corriere della sera, 22 aprile 2020

In realtà, la Resistenza è un patrimonio che appartiene alla nazione e non a una fazione. Perché tra i partigiani c'erano combattenti di ogni fede politica, e molti che non sapevano neppure cosa fossero i partiti ma non volevano schierarsi con Hitler. E perché ci furono molti modi di resistere, di dire No ai nazifascisti; e quel No fu detto da contadini, carabinieri, ebrei, militari, sacerdoti, suore.

 

Le libertà sospese e la Liberazione

di Ezio Mauro
La Repubblica, 19 aprile 2020

Contestare il 25 aprile significa negare la vicenda storica italiana, la capacità del Paese di superare le sue tragedie traendone una lezione, il cammino stesso del processo democratico. Settantacinque anni dopo, la democrazia oggi compiuta nel nostro Paese offre a tutte le parti politiche quell'anniversario come il simbolo della liberazione di un popolo dalla tirannia e l'inizio di un'epoca di crescita e sviluppo nella libertà, pur negli errori, nei ritardi e nelle infedeltà che hanno attraversato la storia repubblicana.

 

Una liberazione da reclusi

di Emilio Gentile
Domenica, Il Sole 24 ore, 19 aprile 2020

È un paradosso dell'imprevedibile ironia della storia: la festa nazionale della Liberazione nell'anno 2020 sarà ricordata come la giornata della Reclusione nazionale, imposta dal governo a tutta la popolazione, per proteggerla dalla pandemia del Covid-19, che ha fatto migliaia di vittime, in una tragica commistione di solitudine e disperazione, solidarietà e speranza.

 

Curiosità: Memoria senza miti. Parlano i partigiani

di Paolo Mieli
Corriere della sera, 15 aprile 2020

In occasione dei settantacinque anni dalla Liberazione, Gad Lerner e Laura Gnocchi hanno avuto l'idea di intervistare gli ultimi combattenti ancora in vita (tutti più che novantenni) per trarne un documentario e un libro, Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana, che Feltrinelli manderà in libreria alla viglia del prossimo 25 aprile.

 

Gli oggetti parlano della Liberazione

di Giorgia Mecca
Corriere Torino, 15 aprile 2020

Dal personale al collettivo. Per celebrare i 75 anni dal giorno della Liberazione, a partire dal 25 aprile, il Museo diffuso della Resistenza di Torino organizza la Staffetta della memoria, un'iniziativa online che ha l'obiettivo di restituire spazi, momenti e testimonianze della vita partigiana vissute in prima persona o tramandate di generazione in generazione.

 
 
 

PER APPROFONDIRE:

Immagine copertina "Belle Storie"

Belle storie. Donne e uomini nella resistenza

Per ricordare il 75° anniversario del 25 aprile 1945, sei storici ripercorrono vita e vicende di quaranta resistenti, uomini e donne, partigiani e civili, internati e deportati, famosi o poco conosciuti.
Da lunedì 13 a giovedì 30 aprile alle ore 15.30 e alle ore 20.00 su Rai Radio 3

 
 
Immagini logo Rai3

A partire da lunedì 27 aprile 2020 e per due settimane, su Rai3 alle 20.20 andrà in onda il documentario tratto dal libro
di Gad Lerner e Laura Gnocchi con le interviste ai protagonisti della Resistenza.
Webdoc  Rai cultura

 
 
Logo "Istituto Nazionale Ferruccio Parri "

Istituto Nazionale Ferruccio Parri

Fondato da Ferruccio Parri nel 1949, ha lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo Volontari della Libertà e del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
> Visita il sito web

 
 
 
Ultima Modifica: 31/10/2022