Pietre d’Inciampo Lissone
Lissone mantiene viva la Memoria aderendo al Comitato per le Pietre d'Inciampo della Provincia di Monza e Brianza
Con la volontà di promuovere iniziative culturali volte a diffondere la conoscenza dei tragici eventi verificatisi nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e al fine di sensibilizzare i cittadini e in particolare i giovani su quelle drammatiche vicende, il Comune di Lissone è dal 2019 – con i Comuni di Cesano Maderno, Seregno – fra i promotori e fondatori del Comitato per le Pietre d’Inciampo della Provincia di Monza e Brianza, di cui fanno parte l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti (ANED), l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) e l’Associazione Senza Confini di Seveso. (Delibera di Giunta n°6 del 11.01.2019).
Il Comitato si è dotato nel 2020 di un logo per la cui ideazione è stato indetto un concorso di idee che ha visto coinvolti 7 istituti artistici brianzoli e che ha designato vincitrice la proposta: “La memoria non è solo per un giorno” di Chiara Mafrica, studentessa del Liceo Meroni di Lissone.
Lissone contribuisce a mantenere viva la Memoria dei propri cittadini deportati che furono vittime dell’ideologia nazi-fascista durante la Seconda Guerra Mondiale, invitando allo stesso tempo chi passa a “inciampare nella Memoria” e a riflettere su quanto accaduto, con “Pietre” dedicate a:
Le “Pietre d’Inciampo” sono realizzate da Gunter Demnig
Gunter Demnig gira l’Europa per posare di persona le “formelle della memoria”, che produce nel suo laboratorio di Frechen, in Germania. Dal 1996, quando sistemò la prima Pietra a Berlino, ne ha installate più di 75 mila, facendo suo il passo del Talmud che recita: “una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.