Slot machine «spente» negli orari di accesso e uscita da scuole e lavoro, divieto di nuove aperture dedicate al Gioco d'azzardo lecito in prossimità di luoghi sensibili, un richiamo alle norme da applicare all'interno delle sale per tutelare i giocatori.
Sono queste alcune delle nuove disposizioni relative al funzionamento degli apparecchi da gioco con vincite in denaro nel Comune di Lissone contenute nel nuovo «Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al Gioco d'azzardo lecito", approvato all'unanimità dei presenti dal Consiglio Comunale di Lissone con l'obiettivo di garantire la prevenzione delle patologie causate dal gioco d'azzardo lecito.
Il regolamento, formato da 11 articoli, ha valenza per le nuove aperture e le nuove installazioni di apparecchi da gioco quali slot machine, videopoker, videolottery (vlt), centri scommesse.
I dati sulla ludopatia sono dati allarmanti. A Lissone i dati relativi all'annualità 2017 dicono che sul territorio di Lissone la giocata pro-capite è stata di circa 2.470 euro, in crescita rispetto alle cifre del 2015 (2.240 euro media pro-capite) e del 2016 (2.175 euro), con un incremento medio pro-capite cresciuto di oltre il 10%. La somma complessiva del giocato annuo è di oltre 113 milioni di euro. La richiesta di aiuto per problemi di gioco d'azzardo patologico appare in costante crescita all'Azienda Territoriale della Sanità ed è realistico attendersi un aumento anche per i prossimi anni.
Per questo motivo, in un'ottica di salute pubblica, il Regolamento ha previsto che tutti gli apparecchi siano spenti dalla mezzanotte del giorno precedente alle ore 10 "per preservare la fascia di accesso alle scuole e al lavoro", dalle ore 13 alle ore 14.30 "per preservare la fascia oraria di uscita dalle scuole" e dalle ore 19.30 alle ore 20.30 "per preservare la fascia oraria di uscita dal lavoro".
Il Regolamento ribadisce le regole previste dalla legge sia per i gestori delle sale da gioco che per i gestori degli altri locali dove gli apparecchi da gioco sono complementari all'attività principale. Tutti dovranno esporre un cartello, collocato in un luogo ben visibile, con scritte riguardanti i rischi della ludopatia e gli orari di funzionamento delle macchinette. Nelle sale da gioco occorrerà prevedere una locandina per una autovalutazione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo e i servizi disponibili per l'assistenza.
Confermato il divieto di apertura di sale gioco e l'installazione di video-lottery a meno di 500 metri da luoghi sensibili, che il Comune di Lissone ha provveduto sin dal 2014 a mappare e monitorare.
Riprendendo le prescrizioni della Legge Regionale, la novità recepita dal nuovo regolamento riguarda l'ampliamento dei luoghi sensibili nei quali è proibito il posizionamento di slot; sono 71 le aree "no slot" già individuate sul territorio comunale, attorno alle quali non è possibile il gioco d'azzardo. Ad essere state individuate nella zona di rispetto sono i dintorni di 23 istituti scolastici, 15 luoghi di culto e oratori, 4 campi da calcio, 2 impianti sportivi, 13 palestre, 2 strutture residenziali e 6 socio-sanitarie, 4 centri di aggregazione giovanile.
"Il nostro obiettivo non è certo vietare il gioco, peraltro consentito a livello nazionale, ma combattere il rischio che questo diventi una patologia non solo per i soggetti che vi rimangono coinvolti, ma anche per le loro famiglie - afferma Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone - Questo regolamento intende appunto evitare che la vita delle persone venga messa a repentaglio dalla dipendenza dal gioco".
"Il nuovo Regolamento - aggiunge il Sindaco - arriva dopo anni di iniziative per contrastare la ludopatia e rappresenta il modo con il quale l'Amministrazione Comunale vuole continuare a fare la propria parte nella lotta alla dipendenza dal gioco d'azzardo. Abbiamo aderito al Manifesto dei Sindaci contro il GAP, sostenuto le attività commerciali che hanno rinunciato ad avere al loro interno slot-machines, collaborato con l'Azienda per la Tutela della Salute perché il gioco d'azzardo patologico sta assumendo dimensioni sempre più ampie con ricadute allarmanti sul piano sociale, familiare e lavorativo delle persone coinvolte".
Lissone, 21 Febbraio 2020