A partire dalla prossima settimana, gli assegnatari dei 38 orti urbani situati in via Raiberti (frazione Santa Margherita) potranno chiedere di rinnovare la concessione per ulteriori tre anni e proseguire così nell'esperienza di socialità e lavori agricoli iniziata ormai nel 2013.
La scorsa settimana l'assessore alla Città vivibile, Marino Nava, durante la riunione annuale che si svolge presso gli orti ha avuto la possibilità di annunciare non solo la possibilità, prevista dal contratto in essere, di rinnovo della concessione temporanea, ma anche la proposta da sottoporre al Consiglio Comunale di dimezzare il canone annuo. Una facilitazione in più per proseguire un esperimento voluto proprio dall'Amministrazione Monguzzi, attraverso il quale è stato riqualificato e destinato ad uso concreto un terreno abbandonato situato in posizione periferica, offrendo così un luogo di integrazione per gli anziani e i pensionati lissonesi.
In particolare, anche in considerazione del duro lavoro sin qui fatto dagli assegnatari per rendere fruttifero il terreno, l'Amministrazione comunale ha intenzione di ridurre da 2 a 1 euro al metro quadrato la quota annua dovuta, abbassando dunque il contributo da circa 100 euro all'anno (più le spese gestionali) ad appena 50 per ogni appezzamento.
«Con questa riduzione del canone l'Amministrazione comunale conferma il proprio impegno nel progetto - dichiara Marino Nava - Gli orti urbani raccontano la passione che ciascun coltivatore vi investe e sono la dimostrazione di una socialità reale e di un ruolo attivo degli anziani nella comunità. Ciascuno di loro ha estrema cura del proprio spazio, tanto che gli orti di via Raiberti sono davvero divenuti uno straordinario esempio di sostenibilità, cura del patrimonio pubblico e tutela dell'ambiente. Vedere, poi, ultrasettantenni che curano con passione un pezzetto di terra è emozionante ed insegna parecchio».
Gli appezzamenti hanno una dimensione di circa 50 mq e sono stati assegnati nel 2013 mediante bando pubblico; la concessione - della durata di tre anni, rinnovabile per altri due cicli - è avvenuta sulla base di una graduatoria formata con l'attribuzione del punteggio raggiunto considerando anche i parametri ISEE, l'età del richiedente e la composizione del nucleo familiare. Nel caso in cui l'assegnazione di alcuni appezzamenti non venisse riconfermata, l'Amministrazione comunale procederà con l'affidamento ad altri cittadini sulla base della lista d'attesa.
Per partecipare al bando era necessario essere pensionati e residenti a Lissone. Erano esclusi agricoltori di professione e cittadini che hanno in uso, concessione, possesso o proprietà appezzamenti di terreni coltivabili nel territorio di Lissone o in altri Comuni della provincia. Ogni nucleo familiare aveva diritto a un solo orto, che doveva essere coltivato dalle persone assegnatarie. Tali pre-requisiti dovranno essere tutti mantenuti nei rinnovi, pena l'esclusione.
Inoltre, nell'intento di sensibilizzare i cittadini a un maggior rispetto nei confronti dell'ambiente, il Comune di Lissone ha vietato l'uso di nitrati e composti chimici per la concimazione degli orti urbani e anche di pesticidi e diserbanti, dannosi sia per il terreno e le falde acquifere che per l'uomo. Per facilitare le operazioni dei «contadini», l'area degli orti è stata dotata di acqua ed è stata completata con un piccolo fabbricato adibito a deposito per gli attrezzi nonché un pergolato per riposarsi dopo le fatiche agricole.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l'Ufficio Patrimonio al numero di telefono 039/7397386.
Lissone, 30 Maggio 2016