Presso il Museo d'arte contemporanea
INGRESSO LIBERO
Nell'ambito della mostra "Segnali di Stile. Il Premio Lissone, Territorio, Uomini e Idee", in esposizione presso il Museo d'arte contemporanea di Lissone fino al 21 settembre 2008, giovedì 11 settembre, alle ore 21.00, si terrà una serata di approfondimento con la partecipazione speciale della nota designer architetto italiana Cini Boeri e di alcuni giovani designer emergenti.
Progettazione, creatività, ricerca e rapporto con il mondo della produttività e delle imprese. Questi i temi che saranno messi a confronto in una serata insieme a chi ha fatto del proprio mestiere un Segnale di Stile.
L'evento si concluderà con il prezioso segreto di Bruno Munari I maestri aprono l'uscio ma devi comunque entrare da solo, attraverso la proiezione del video "Bruno Munari. Mu come Munari", di Paolo Castelli e Patrizia della Porta.
L'incontro offrirà al pubblico interessanti spunti di riflessione e l'occasione per riproporre un dibattito culturale più ampio, un segnale che ha contraddistinto fin dagli esordi il Premio Lissone storico e che si ripresenta ancora oggi, attuale più che mai, attraverso l'organizzazione del Premio Lissone Design, quest'ultimo in programma per la fine del 2008.
"E' un vero onore - sostiene l'Assessore alla Cultura della Città di Lissone Daniela Ronchi - ospitare presso il nostro Museo una delle personalità più significative del design italiano. La sua presenza arricchirà notevolmente i contenuti della mostra, offrendo al pubblico un'occasione attiva di confronto e di scambio culturale sull'importante tematica dell'incontro tra domanda e offerta nell'ambito di tale settore, con la consapevolezza che il sostegno alla giovane creatività contemporanea è fondamentale per contribuire alla crescita economico-produttiva del territorio e delle sue aziende.
Un'eccellente introduzione in vista del tanto atteso Premio Lissone Design 2008."
Cini Boeri
Milano, 1924.
Architetto e designer, affermatasi nella Milano creativa di Lucio Fontana, Giorgio Strehler ed Ernesto Rogers, continua a rappresentare nel mondo l'eccellenza dello stile italiano. Subito dopo il Politecnico, le prime esperienze lavorative presso lo studio di Giò Ponti. Poi l'incontro con Marco Zanuso, con cui collabora per oltre un decennio. Risale al 1963 l'apertura del suo studio. Lavora in Italia e all'estero, progettando tra l'altro gli show-rooms Knoll International in America e in Europa, spazi commerciali e abitazioni private.
La sua attività si è concentra prevalentemente sul tema della casa e sulla progettazione di arredi. Accesa sostenitrice della libertà di comportamento del committente e dell'utente, ha sempre declinato nelle sue opere i concetti di espandibilità e flessibilità, coadiuvata dalla sperimentazione di materiali come la gomma e la plastica.
Il contributo creativo reso al mondo dell'industrial design le vale l'assegnazione del Compasso d'Oro.
Intenso è stato il suo rapporto con Arflex per cui realizza pezzi cult come Bobo nel 1967, prima seduta in poliuretano espanso senza struttura interna, il divano Serpentone del 1971, allungabile e modellabile a piacere, il sistema Strips per divani letto del 1972. Tutti archetipi di semplicità rivoluzionaria. Dalla collaborazione con aziende come Fiam, Fusital, Stilnovo, Artemide, Knoll International, Magis sono nati oggetti ed elementi di arredo semplici, eleganti, rigorosi e, a volte, pieni di sense of humour. Impossibile non citare tra questi la celebre poltrona in vetro Ghost prodotta da Fiam.
Ha tenuto conferenze nei più importanti istituzioni accademiche mondiali: l'Università di Berkeley, il Nucleo del Deseno Industrial di San Paolo, il Collegio degli Architetti di Rio de Janeiro, la Cranbrook School di Detroit, la Southern California Institute of Architecture e il Pacific Design Center di Los Angeles.
Tra i recenti progetti realizzati sul territorio, va ricordato il nuovo Museo ipogeo del Duomo di Monza inaugurato nel 2007.