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Le vie dell'Avanguardia nelle collezioni della Città di Locarno

Da Arp e Picasso a Mirò e Appel

 
Jean Arp  Mélodie-Mèloba, 1962 Rilievo, masonite dipinta, cm 123 x 99

18 aprile 2004 - 20 giugno 2004

La mostra è inserita nella "VI Settimana della cultura"
dal 24 al 30 maggio 2004 promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - DARC

 
Conferenza stampa venerdì 16 aprile, ore 11.00 -
Apertura: domenica 18 aprile, ore 10.00

Orario:  da martedì a venerdì: 15.00 - 19.00;
             sabato e domenica:    10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00 
             lunedì chiuso 
 
Ingresso: € 6,00 - ridotti: € 3,00

Info: tel. 039 2145174 - fax 039 461523
         museo@comune.lissone.mi.it 
 
Visite guidate: su prenotazione 

Ufficio stampa:
uessearte - Como tel. 031.269393 fax 031.267265 info@uessearte.it www.uessearte.it

 

Conferenze e concerti:

tutti i mercoledì di maggio ore 21,00 con ingresso gratuito

 

5 maggio Conferenza
" Avanguardie e tradizione"
Relatore: Flaminio Gualdoni
segue visita guidata

12 maggio Concerto jazz
" Lo swing di Benny Goodman" con il Trio Rossano Sportiello:
Rossano Sportiello: pianoforte
Alfredo Ferrario: clarinetto
Massimo Caracca: batteria

19 maggio Conferenza
" Collezioni pubbliche: modelli e prospettive"
Relatore: Luigi Cavadini
segue visita guidata

26 maggio Concerto jazz
" I grandi innovatori della storia del jazz" con il Duo Alderighi-Castelli:
Paolo Alderighi: pianoforte
Vittorio Castelli: clarinetto e sax tenore

 
 
P. Picasso, L'homme à la guitare, 1915 bulino, cm 14,7 x 10,9

La Città di Locarno è stata uno degli snodi dell'avventura artistica contemporanea: qui hanno vissuto per lungo tempo protagonisti dell'avanguardia come Jean Arp, Hans Richter, Julius Bissier; da qui è partito Nesto Jacometti, stampatore e collezionista leggendario; non lontano, sul Monte Verità di Ascona, si è formata una comunità di artisti e intellettuali che ha addirittura proposto un modo di vita a contatto con la natura oggi considerato pionieristico.

Nel tempo la Città di Locarno, grazie ad importanti e consistenti donazioni e lasciti, si è arricchita di una collezione di opere d'arte che consente di ripercorrere, attraverso molte figure salienti, pressoché tutta la vicenda dell'avanguardia storica internazionale.

La mostra si propone di raccontare, attraverso esempi di rilievo, la vicenda di Locarno come città d'arte, allo snodo di confluenze cosmopolite che ne hanno determinato la fisionomia tutta particolare grazie anche alle attività di Casa Rusca, il luogo espositivo della città.

In stretta collaborazione con i Servizi Culturali della città di Locarno, dal fondo Jacometti, dalla collezione Arp e dagli altri nuclei delle collezioni cittadine sono stati identificati lavori che consentono di documentare con ampiezza l'avanguardia parigina d'inizio secolo (Pablo Picasso, Georges Braque, Fernand Léger, Henri Matisse, Pierre Bonnard, André Derain, Jacques Villon, Henri Laurens, Alberto Magnelli, Ossip Zadkine, Gino Severini); la grande stagione del dadaismo e del surrealismo (Jean Arp, Joan Mirò, Max Ernst, Francis Picabia, Kurt Schwitters, Sophie Taeuber-Arp, Willi Baumeister, Jonny Friedlaender, Wilfred Lam, Meret Oppenheim, Hans Richter); la grande astrazione nata intorno al Bauhaus (Theo Van Doesburg, Fritz Glarner, Camille Graeser, Jean Gorin, Friedrich Vordemberge-Gildewart, Sonia Delaunay, Johannes Itten, Richard Paul Lohse, Josef Albers, Julius Bissier, Alexander Calder); e l'informale del dopoguerra (Karel Appel, Corneille, Maurice Estève, Camille Bryen, Jean Lurçat, Alfred Manessier, Zoran Antonio Music, José Ortega, Italo Valenti, Zao Wou Ki, Edouard Pignon, Gérard Schneider, Gustave Singier, Varlin).

Oltre settanta sono le opere selezionate da Flaminio Gualdoni e Luigi Cavadini che comprendono dipinti, sculture, arazzi, opere su carta, in una panoramica varia e diffusa che si estende su quasi tutto il '900 proponendo artisti di primo piano di tutta Europa.

Interessante è scoprire come l'ultima sezione della mostra, quella dedicata all'informale, introduca quasi naturalmente alla collezione lissonese, nata proprio negli anni dell'informale, creando un ponte ideale tra la vicenda dei due centri, Locarno e Lissone, accomunati da una vicenda fondamentale della storia dell'arte internazionale.

Il catalogo che accompagna la mostra e riproduce tutte le opere esposte è introdotto da due testi dei curatori della rassegna: Flaminio Gualdoni approfondisce il tema delle avanguardie con riferimento alle opere esposte, mentre Luigi Cavadini affronta la vicenda storica dei due nuclei principali delle Collezioni della città di Locarno, la Donazione Jean e Marguerite Arp e il Lascito di Nesto Jacometti.

 
 

 
Ultima Modifica: 31/10/2022