Nell'ambito del progetto TWISTER. Rete dei Musei della Lombardia per l'arte contemporanea e della quinta Giornata del Contemporaneo.
Informazioni:
Museo d'arte contemporanea di Lissone V.le Padania 6, Lissone, MB
tel. 039 2145174 - 039 7397368; museo@comune.lissone.mb.it
www.twisterartecontemporanea.com
CONFERENZA STAMPA: giovedì 1 ottobre 2009, ore 11.00, Fondazione Stelline, Milano
Ore 20.00: ritrovo in Piazza Libertà alla presenza delle autorità cittadine, distribuzione ai bambini presenti di gadget museali.
Percorso guidato attraverso le piazze e visita delle proiezioni luminose: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
Ore 21.00: arrivo al Museo d'arte contemporanea di Lissone, presentazione del progetto studiato per la Città di Lissone e inaugurazione dell'intervento artistico in rete, la video installazione dell'artista israeliana Ofri Cnaani.
Saranno presenti: l'Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia Massimo Zanello, il Sindaco della Città di Lissone Ambrogio Fossati, l'Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali Daniela Ronchi, gli artisti e il direttore artistico del Museo d'arte contemporanea di Lissone.
Il progetto Twister, che coinvolge 10 musei di Lombardia in una "rete " per l'arte contemporanea, presenta a Lissone un intervento curato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, che si pone l'obiettivo di portare il museo dentro la città e nello stesso tempo di guidare la città e i suoi abitanti verso il museo.
Titolo del progetto è FORSE POSSIAMO ANCHE FARE UNA MAPPA PER PERDERSI.
L'intervento realizzato dalla coppia di artisti Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini consiste nel creare una sorta di percorso che conduce dal centro della città al Viale Padania, dove è ubicato il Museo d'arte contemporanea, mediante una serie di segnali luminosi proiettati a terra in tre luoghi: Piazza Libertà, Piazza Italia e Viale Padania.
Si costituiscono così dei tappeti di luce, che sono visibili e leggibili al buio, composti di scritte e disegni elaborati dagli artisti attraverso dei laboratori fatti con un nutrito gruppo di bambini di una scuola dell'infanzia della città in collaborazione con Reggio Children.
Le loro riflessioni sulla città e sul suo museo diventano parte integrante del linguaggio dell'arte e di questi artisti in particolare, e raccontano una città che è fatta di realtà e fantasia, di cose palpabili e di visioni, dove gli uomini - bambini compresi - non sono nella città, ma sono la città.
I bambini assieme agli artisti ci offrono uno strumento per conoscere la città ma anche per vivere e comprendere l'arte di oggi: il loro sguardo ci permette di ritrovare luoghi e pensieri che ormai sfuggono al nostro vedere.
I più piccoli hanno la capacità di cogliere immagini inaspettate della quotidianità e di vivere la città soprattutto come spazio relazionale, come luogo di luoghi, come rete di possibili incontri. I bambini ci offrono inoltre un sentimento prezioso, non solo per l'abitare e conoscere la città ma per il vivere e il comprendere l'arte: la meraviglia, che permette di vedere nell'usuale e nel quotidiano, cose che i più non vedono.
Ed è in questo sentimento di meraviglia che sta la scelta del titolo.
L'ossimoro "una mappa per perdersi" significa quindi una mappa per raggiungere un luogo inaspettato e sconosciuto, che magari è dietro l'angolo, ma che non avevamo mai visto. L'atto di perdersi, abbandonando la sua accezione negativa, diviene così gioco e metafora di scoperta.
Le parole e le immagini della città raccontata dai bambini costituiscono così una sorta di mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà "meravigliosamente" sotto i piedi di chi passa.
I disegni e le parole che li accompagnano hanno l'apparenza di una mappa di costellazioni, come un cielo notturno capovolto, che invece di stare in alto apparirà "meravigliosamente" sotto i piedi di chi passa. Seguendo le tracce luminose, come in gioco di caccia al tesoro, il pubblico è guidato da Piazza Libertà, centro simbolico della città, verso il Museo, promotore di questo progetto e di numerose iniziative culturali nel corso di tutto l'anno.
Come sottolinea l'Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni locali della Città di Lissone Daniela Ronchi, "Il mio Assessorato e l'intera Amministrazione Comunale hanno accolto e sostenuto con forza l'importante progetto della Rete dei Musei della Lombardia per l'arte contemporanea, consapevole di quanto essa rispecchi le esigenze e le peculiarità del museo contemporaneo. Una realtà complessa e dinamica, fatta di una rete di relazioni interne ed esterne al museo stesso - con il territorio e la società -, luogo non solo della memoria e della tutela, ma anche di esperienza conoscitiva, aggregazione sociale e crescita culturale. Se di certo tra gli obiettivi della rete vi sono l'ottimizzazione delle risorse disponibili e una migliore efficacia organizzativa - temi per altro molto cari e sensibili a enti locali gestori di realtà museali quali la Città di Lissone -, ciò che ho percepito e visto con i miei occhi dalle numerose riunioni che hanno accompagnato in questo anno le varie fasi del progetto è soprattutto la ricchezza delle relazioni che Twister è stata in grado di generare e sviluppare. Una molteplicità di scambi, confronti, sinergie, ma anche di discussioni costruttive e proficue, a livello sia professionale, ma anche e soprattutto a livello personale.
Relazioni di stima che hanno visto i referenti a tutti i diversi livelli di dieci Musei della Lombardia collaborare intensamente e con non pochi sforzi organizzativi per più di un anno, accomunati e resi forti da un obiettivo comune: la valorizzazione e la promozione dell'arte contemporanea e delle sue innumerevoli quanto straordinarie espressioni, in un'ottica partecipativa e vicina al pubblico."
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un intervento artistico in rete presente in tutti i musei/enti coinvolti per mostrare ad un tempo l'unicità e la coesione di TWISTER e le specificità di ogni realtà museale, rendendo visibile la rete dedicata all'arte contemporanea in Lombardia. Per questo intervento è stata selezionata l'artista israeliana Ofri Cnaani con l'opera dal titolo Dreams and Dramas.