Tre mostre in una:
Lissone, Museo d'arte contemporanea 1947-1958
Milano, Rotonda di via Besana 1959-1972
Bergamo, GAMeC 1973-1989
Progetto e cura di Luigi Cavadini, Bruno Corà, Giacinto Di Pietrantonio
www.ilgrandegioco.it
Biglietto di ingresso alla mostra
INTERO € 8,00 - RIDOTTO € 6,00 - SCUOLE € 3,00
ABBONAMENTO TRE SEDI (Lissone, Milano e Bergamo): INTERO € 10,50 - RIDOTTO € 9,00 - SCUOLE € 6,00
Orari
Da Martedì a Domenica 10.00 - 19.00. Giovedì 10.00 - 23.00. Lunedì chiuso.
Festività - Il Museo d'arte contemporanea di Lissone rimarrà aperto domenica 4 Aprile (Pasqua), dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.00, lunedì 5 Aprile dalle 10.00 alle 19.00, domenica 25 Aprile e sabato 1 Maggio.
La biglietteria termina il servizio un'ora prima della chiusura della mostra.
Visite Guidate a cura di: A.M.A.C.Li - Associazione Amici del Museo d'arte contemporanea di Lissone
Per prenotare le visite guidate: 333 8655507 attivo tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 20.00
e-mail : amicimuseo@gmail.com
Visita guidata per gruppi scolastici: € 55,00
Visita guidata per un gruppo di adulti (massimo 25 persone): € 70,00
Visita guidata in inglese, francese o spagnolo: € 110,00
Le visite guidate durano indicativamente 50 minuti
Possibilita' di Visite guidate la domenica e i festivi ai seguenti orari: 11.00, 15.30 e 17.30
Domenica 28 Febbraio
Domenica 7 marzo
Domenica 14 marzo
Domenica 21 marzo
Domenica 28 marzo
Domenica 4 aprile Pasqua
Lunedì 5 aprile Pasquetta
Domenica 11 aprile
Domenica 18 aprile
Domenica 25 aprile
Sabato 1 maggio
Domenica 2 maggio
Domenica 9 maggio
Tali visite guidate sono senza obbligo di prenotazione: per partecipare sarà sufficiente acquistare il biglietto di ingresso alla mostra con un'integrazione di € 4,00 e radunarsi dieci minuti prima della visita all'ingresso.
L'arte diventa un gioco da ragazzi!
In collaborazione con Ad Artem
Le attività didattiche per bambini (3-12 anni) si effettueranno di sabato alle 15.30 presso il Museo d'arte contemporanea di Lissone.
La durata dei laboratori è di 120 minuti.
VISITE LABORATORIO RIVOLTE AI BAMBINI DI ETA' COMPRESA TRA I 3 E I 5 ANNI
I bambini verranno accompagnati nel percorso della mostra e coinvolti nell'osservazione di alcune opere selezionate. Il filo conduttore sarà il racconto di una storia che li condurrà fino agli spazi didattici del museo. Qui ognuno realizzerà una piccola opera d'arte utilizzando diversi materiali come sabbie colorate, cartone, colore, colla.
Date:
Sabato 13 marzo, Sabato 27 marzo, Sabato 17 aprile. Ore 15.30
VISITE LABORATORIO PER RAGAZZI DI ETA' COMPRESA TRA I 6 E I 12 ANNI
I ragazzi verranno accompagnati in mostra con l'ausilio di una mappa che li porterà all'osservazione di una selezione di opere. Traguardo della mappa sarà il raggiungimento degli spazi laboratoriali del museo dove essi potranno realizzare una loro opera d'arte, assemblando materiali osservati nel percorso e utilizzati dagli stessi artisti.
Date:
Sabato 6 marzo, Sabato 20 marzo, Sabato 10 aprile, Sabato 8 maggio. Ore 15.30
Le attività didattiche sono gratuite.
E' previsto solo il pagamento del biglietto di ingresso alla mostra: omaggio per i bambini fino ai 5 anni, ridotto € 6,00 per i bambini dai 6 ai 12 anni e per i genitori-accompagnatori.
Per queste attività, è gradita la prenotazione telefonando al numero 02-6597728.
Il servizio di prenotazione è attivo lunedì dalle 9.00 alle 13.00, da martedì a venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
"Il Grande Gioco. Forme d'arte in Italia 1947 - 1989" si articola sui tre spazi espositivi secondo una successione temporale che affida al Museo d'arte contemporanea di Lissone gli anni dell'immediato dopoguerra fino al 1958, alla Rotonda di via Besana di Milano il periodo 1959-1972 e alla GAMeC di Bergamo gli anni più recenti, dal 1973 al 1989.
Questo, in sintesi, il contenuto delle tre sezioni del Progetto.
1947-1958
al Museo d'arte contemporanea di Lissone
In un decennio in cui il Paese cerca di reagire ai postumi della guerra, in un crescendo che sfocerà nel "miracolo economico" cui guardiamo con nostalgia, l'attenzione si concentra sulle esperienze più significative sviluppatesi sui due poli Roma-Milano coinvolgendo gli artisti di Forma 1 e Origine, da una parte e quelli del MAC e dei movimenti nucleari e spaziali dall'altra, oltre a situazioni analoghe di altre parti d'Italia.
La presenza di artisti come Accardi, Dorazio, Perilli, Consagra, Burri, Capogrossi, Colla, Soldati, Munari, Dorfles, Prampolini, Fontana, Milani, Crippa, Dova, Baj, Dangelo e altri ancora, indica una varietà di proposte che si amplia quando questi stessi artisti interagiscono con gli architetti, i designer, il mondo dello spettacolo, l'industria e la moda, inserendosi in una società in rapida evoluzione dove vanno via via comparendo oggetti come la Lettera 22 di Olivetti, la Lambretta e la Vespa o, ancora, la Fiat 500, che da soli potrebbero tracciare un ritratto della società che muta.
E nel frattempo la platea dell'immagine trova altri sbocchi, confluendo in un mezzo destinato a segnare profondamente i decenni successivi, la televisione, la cui novità si trova a competere con edifici di grande impatto nella città, come, ad esempio il grattacielo Pirelli o la Torre Velasca, o, più semplicemente, con tessuti d'arredo su cui si disperdono le forme geometriche o le non-forme di artisti che nel mondo dell'astrazione trovano elementi espressivi di particolare vitalità.
1959-1972
alla Rotonda di via Besana di Milano
Nell'arco temporale che si estende tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Settanta, sono numerose le novità in ambito artistico e culturale che concorrono a dare corpo e una relativa mitologia agli esplosivi anni Sessanta. E se tra il '59 e il '60 nei cosiddetti anni 'cerniera' si fa strada una generazione artistica impegnata a definire una nuova concezione dell'opera, svincolata dalle nozioni di 'dipinto' e 'scultura' e piuttosto incline a formalizzare secondo libere dimensioni l'oggetto artistico - si distinguono in tale azione artisti come Manzoni, Castellani, Uncini, Lo Savio, Bonalumi, Scarpitta, Alviani, Colombo e altri - nel corso dei restanti Sessanta non sarà meno dinamico e prodigioso sia l'ambito della sperimentazione pittorico-plastica né quello della produzione di disegno industriale, cinema, moda e architettura.
In un paese dove non si sono mai sopite le conseguenze di endemiche contrapposizioni tra le forze politiche affermatesi dopo il secondo conflitto mondiale, e l'avvento di un miglioramento delle condizioni materiali rende possibile il ricorso allo slogan di 'boom economico', nuovi altri fenomeni pongono l'arte e la cultura italiana in una posizione di neoavanguardia. La nascita del Gruppo 63 in letteratura e, nel '67, la formazione dell'Arte Povera - ne fanno parte artisti come Kounellis, Pascali, Mario Merz, Pistoletto, Boetti, Fabro, Paolini, Calzolari, Anselmo, Zorio, Penone, Prini e Marisa Merz - recano allo sviluppo culturale un decisivo contributo di livello internazionale.
Accanto alle più significative esperienze di cinema - con "Il grido di Antonioni", "La grande guerra" di Monicelli, "Il Generale Della Rovere" di Rossellini, "La dolce vita" di Fellini - di teatro e musica contemporanea, nascono riviste di estetica, arte, architettura e varia società (come Metro, Il Menabò, Il Verri, Quaderni Piacentini, Pagina, Collage, Marcatrè, Nuovi Argomenti, Linea Struttura, Modulo, Quindici) che contribuiranno alla crescita di un dibattito socioculturale che avrà uno sbocco decisivo negli anni tra il 1968 e il 1972, termine della seconda parte del disegno storico critico della mostra.
1973-1989
alla GAMeC di Bergamo
La sezione ospitata alla GAMeC evidenzierà come, soprattutto a livello artistico, il 1979 si collochi da spartiacque tra gli anni Settanta, ancora sotto l'influsso dei movimenti e artisti concettuali precedenti come Paolini, Nannucci, Vaccari, Chiari, e gli anni Ottanta, segnati dal ritorno alla pittura e alla figurazione, grazie soprattutto al movimento della Transavanguardia.
Questi alcuni degli artisti in mostra: Vincenzo Agnetti, Nanni Balestrini, Gabriele Basilico, Alighiero Boetti, Sandro Chia, Giuseppe Chiari, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Nicola De Maria, Luciano Fabro, Alberto Garutti, Luigi Ghirri, Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Corrado Levi, Carlo Maria Mariani, Fabio Mauri, Mario Merz, Eugenio Miccini, Davide Mosconi, Maurizio Nannucci, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, Salvo, Franco Vaccari.
La sezione dedicata al design presenterà opere di alta qualità, esposte in numerosi musei internazionali per il loro prestigio, il loro valore storico, stilistico e di ricerca tecnica (Ettore Sottsass, Enzo Mari, Vico Magistretti, Alessandro Mendini, tra gli altri); mentre la sezione dell'architettura annovererà nomi come Massimiliano Fuksas, Gabetti e Isola, Adolfo Natalini, Aldo Rossi, Paolo Portoghesi, Franco Purini, solo per citarne alcuni.
La sezione destinata al cinema accoglierà numerosi film d'autore, tra cui "La ricotta", di Pier Paolo Pasolini - spezzone su Pontormo e Rosso Fiorentino, 1963 - "Amarcord" di Federico Fellini, 1973 - "Non ci resta che piangere", di Roberto Benigni e Massimo Troisi, 1985, Bianca di Nanni Moretti; e i monitor presenteranno spezzoni di trasmissioni televisive come "L'altra domenica", "Indietro tutta", "Portobello", "Blob". Ricche pure le sezioni dedicate al teatro e al settore editoriale, quest'ultimo rappresentato in mostra da testi che in copertina presentano opere degli anni presi in considerazione, o da riviste.
Vai al sito esterno: www.ticket.it
Museo d'arte contemporanea di Lissone
V.le Padania 6 (fronte stazione FS) - 20035 Lissone MB
Tel. 039 2145174 - 039 7397368 - Fax 039 461523
museo@comune.lissone.mb.it
www.museolissone.it www.ilgrandegioco.it
Catalogo: Silvana Editoriale
Produzione e organizzazione generale:
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