Museo d'arte contemporanea di Lissone.
"se l'architettura è buona
chi la ascolta e la guarda ne sente i benefici,
senza accorgersene".
Carlo Scarpa
Gli elementi tradizionali dell'arredo urbano ‐ le panchine, la segnaletica, le pensiline ‐ possono diventare basi ed elementi ispiratori per la creazione di più complessi mobili urbani, veri oggetti di design, pensati per le città e i cittadini di oggi e del prossimo futuro. Questa la sfida lanciata lo scorso giugno dalla terza edizione del Premio Internazionale Lissone Design 2011 a cura di Luca Molinari/viapiranesi e promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone e dal Museo d'arte
contemporanea, in collaborazione con Progetto Lissone e Fondazione Colore Brianza Osservatorio Colore Interni.
165 designer under 36 provenienti da 26 Paesi dai 5 Continenti hanno risposto al bando di concorso che mette in palio la realizzazione dei prototipi dei primi tre progetti classificati e un premio in denaro: 5.000 Euro al 1° classificato, 3.500 Euro al 2° classificato, 1.500 Euro al 3° classificato.
Tutti i lavori che hanno partecipato al Premio Lissone Design sono esposti nei tre piani del Museo che si trasforma cosi nel luogo catalizzante di questa ricerca, vetrina internazionale in uno dei distretti più qualificati al mondo per quanto riguarda la pratica progettuale nonché istituzione culturale che conferma la propria attenzione ai
giovani, creando per loro un'importante occasione di relazione e contatto con le realtà produttive del settore, a partire dalla Fondazione Green & High Tech di Monza Brianza e di una delle sue società, Advanced Systems Technology STMicroelectronics, entrambi partner importanti in vista della prossima realizzazione dei prototipi dei progetti vincenti" spiega Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni Locali della Città di Lissone. "In quest'ottica desidero sottolineare l'istituzione del Premio Speciale Camera di Commercio Monza e Brianza ‐ EXPO 2015 " che e stato assegnato ad un innovativo progetto proveniente dalla Francia.
Se in mostra ci sono tutti i partecipanti, il primo classificato della terza edizione del Premio Lissone Design è GREEN CONNECTION di Alberto Manzoni, Arianna Vignati, Valentina Rivieccio, Valentina Lollio e Marina Caramagno.
Le doti di eco‐compatibilità, flessibilità, semplicità d'uso, capacità di dialogo e servizio al cittadino che caratterizzano questo progetto di arredo urbano, vero e proprio sistema integrato composto da pensilina, panchina, dissuasori, porta biciclette, lampione e non solo, tutti connessi stilisticamente, tecnologicamente e anche dal punto di vista energetico, hanno convinto la giuria del Premio.
Una giuria composta da dieci personalità del mondo del design, dell'architettura, della cultura e dell'impresa: Luca Molinari, docente di Architettura contemporanea, critico e curatore del Padiglione Italia all'ultima Biennale di Architettura di Venezia, Silvana Annichiarico, direttore Triennale Design Museum‐Milano, Michele De Lucchi architetto e designer, Giulio Iacchetti industrial designer, Giacomo Piccini, Direttore Generale Fondazione Green & High Tech Mb, Alessandro Cremonesi, general manager AdvancedSystems Technology STMicroelectronics, Agrate B., Renato Mattioni, Segretario Generale Camera diCommercio Monza e Brianza, Daniela Ronchi, Assessore alla Cultura, Identità e Tradizioni Locali della Città di Lissone, Luigi Cavadini, Direttore artistico del Museo d'arte contemporanea di Lissone e Sergio Allievi, Presidente di Progetto Lissone.
RE‐LEAF di Justyna Szymczak (Polonia) è il progetto secondo classificato. Un originale sgabello urbano e piccolo totem che sostiene i pesi che il pedone spesso porta con sè e risolve meglio della panchina situazioni di attesa in strada, alla fermata del treno, della metropolitana o dell'autobus, combinando leggerezza e intuitività nell'uso.
GRABGROUND di Elisa Delli Zotti e Michele Daneluzzo è il progetto terzo classificato che con materiali semplici e di riciclo da forma a stanze urbane temporanee pronte ad essere abitate in modi differenti a seconda delle necessità dei suoi committenti. La grande flessibilità di montaggio e utilizzo, oltre che l'applicazione di un materiale "povero" recuperato dagli scarti di lavorazione del legno, ne fanno un progetto interessante da approfondire per il mercato fieristico e gli spazi pubblici temporanei.
Il Premio Speciale Camera di Commercio Monza e Brianza ‐ EXPO 2015 - va a EVO di Tanguy Nguyen e Aurelien Veyrat (Francia).
Contenitori integrati per lo smistamento dei rifiuti in città che trasformano in modo ludico e inter-attivo i luoghi deputati al riciclo (solitamente squallidi, collocati ai margini o in mezzo a un luogo senza apparente relazione) per renderli elementi "vivi" e vissuti della città. Il progetto si presenta come una intelligente "macchina" urbana che combina la dimensione didattica a quella dell'estetica metropolitana, indicando in tempo reale le quantità di materiali raccolti e, insieme, offrendo un piccolo giardino/orto visibile sulla testa del raccoglitore. Si tratta di un manufatto perfetto anche nell'ambito di grandi esposizioni temporanee come Expo o, in alternativa, per le realtà urbane che vogliono sperimentare alternative vivibili nei luoghi deputati alla raccolta differenziata.
"La risposta così vasta e qualificata ‐ 165 progetti provenienti dai 5 continenti ‐ ottenuta dalla III edizione del nostro Premio", afferma Luigi Cavadini, direttore del Museo d'arte contemporanea di Lissone," ha imposto alla Giuria un difficile lavoro di selezione per arrivare alla designazione dei primi tre premi cui si sono aggiunte alcune menzioni speciali doverose nei confronti di progetti ben strutturati e ben presentati. Il risultato di questa terza edizione del Premio Lissone Design è una conferma della validità della formula. I progetti pervenuti hanno proposto la realizzazione di oggetti urbani intelligenti capaci di dialogare tra di loro e di fare sistema al servizio del cittadino, utili ed adeguati non solo per il contesto Lissonese ma anche per una produzione su scala più grande".
Grande soddisfazione, dunque, per un'iniziativa intelligente che Lissone ha saputo avviare e aprire con crescente riscontro all'internazionalità e che ha trovato, nei contenuti e nelle modalità indicati da Luca Molinari, curatore scientifico del progetto assieme al suo studio di servizi per l'architettura e il design viapiranesi, gli strumenti necessari a sollecitare la partecipazione di giovani designer di tutto il mondo. Giovani che hanno saputo rispondere con progetti concreti, flessibili e adeguati alla riflessione fondamentale proposta da Molinari. "Le aree metropolitane sono oggi paesaggi complessi attraversati quotidianamente da migliaia di persone, residenti e non, che vivono e utilizzano lo spazio urbano in modalità variabili lungo le 24 ore della giornata. Alla luce della complessità crescente del tessuto urbano, dunque, si sta facendo sempre più urgente la necessità di immaginare nuovi dispositivi urbani che abbiano la capacità di essere, allo stesso tempo, segni con una forte identità per coloro che vivono stabilmente in una certa realtà urbana e luoghi di accoglienza e servizio per tutti coloro che passano, attraversano, toccano, sfiorano, vivono anche solo temporaneamente, la stessa realtà urbana. Elementi in grado di offrire alle persone informazioni e notizie utili relative al territorio in cui si trovano, e di stabilire nuove e inedite forme di relazione e di esperienza tra il cittadino e il modulo urbano."
Museo d'arte contemporanea di Lissone - Viale Padania 6 (fronte Stazione FS)
Tel: 039.2145174
mail: museo@comune.lissone.mb.it
web: www.museolissone.it
Martedì - mercoledì - venerdì: 15.00 - 19.00
Giovedì: 15.00-23.00
Sabato e domenica: 10.00 - 12,00 / 15.00 - 19.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero