"Illustrissimo Presidente della Repubblica, mi permetto di formulare quest'appello per non veder vanificato l'impegno profuso in anni di studi e di lavoro e perché si possa accordare al dottor Saad Al Tarazi la possibilità di proseguire il percorso di ricerca scientifica, che lo ha visto protagonista e meritevole di fiducia, nonché permettergli di accedere ad un'area di lavoro di specifica competenza".
Con queste parole il sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi, ha rivolto nei giorni scorsi un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché venga concessa la cittadinanza italiana "per meriti scientifici" a Saad Al Tarazi, un profugo palestinese residente in città. La vicenda del dottor Tarazi aveva interessato di recente anche diversi giornali: esule dalla sua patria dal 2004, il giovane ha studiato Scienze e tecnologie orafe a Milano, conseguendo una brillante laurea nel 2010 e specializzandosi l'anno seguente con un master a Torino; ha anche scritto vari articoli su riviste scientifiche e tenuto relazioni in convegni specializzati.
Ma la sua brillante carriera rischia ora di essere del tutto compromessa perché, secondo la legge, Al Tarazi deve attendere fino all'anno prossimo per poter chiedere la cittadinanza italiana, dopodiché dovrà aspettare tempi tecnici molto lunghi (da 2 a 6 anni) per ottenere il sospirato documento; l'unico che gli permetterebbe di viaggiare o trasferirsi all'estero, come la sua professione e l'attività scientifica gli richiedono. Senza contare che tutti i suoi familiari - anch'essi rifugiati politici - risiedono in Australia e Saad vorrebbe poter visitare la madre malata di cancro, che non vede da 6 anni.
Dopo che gli uffici comunali si sono interessati della vicenda, anche con diversi colloqui con l'interessato, è maturata la scelta di un appello personale del sindaco al presidente Napolitano, l'unico che ha il potere di derogare al dettato della legge "quando il richiedente abbia reso eminenti servigi all'Italia, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato". Il sindaco Monguzzi conclude la lettera dicendosi "sicura dell'interessamento" del Quirinale e "fiduciosa in una positiva evoluzione della questione".
Lissone, li 24 luglio 2012