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PROGRAMMAZIONE FEBBRAIO 2013

Immagine esterno Museo d'Arte Contemporanea

INAUGURAZIONI NUOVE MOSTRE SABATO 16 FEBBRAIO ORE 18.30 - Museo d'Arte Contemporanea

Il 16 febbraio, il MAC di Lissone continua il suo articolato programma di eventi e progetti espositivi con la retrospettiva dedicata a FRANCO GRIGNANI, il primo appuntamento della rassegna VIDEOGRAPHY e il riordino della collezione permanente, dal titolo CRONACHE DEL DOPOBOMBA.

 

16 febbraio - 24 marzo 2013 FRANCO GRIGNANI:l'arte del progetto - mostra retrospettiva

SECONDO PIANO. Nella sua vocazione di riscoperta e valorizzazione del Secondo Novecento, il Museo di Lissone inaugura una retrospettiva di Franco Grignani, figura trasversale, rara nel suo genere, unica nella sua complessità. Incentrata sulle opere optical degli anni Sessanta e dei primissimi anni Settanta, la mostra annovera alcuni cicli tematici particolarmente significativi, tra cui un importante nucleo di opere esposte alla Quadriennale di Roma del 1972. Il decennio preso in esame permette di sondare uno dei periodi più ricchi, intensi e innovativi dell'artista, mettendo in relazione gli esperimenti di arte visiva con alcune applicazioni grafiche dello stesso Grignani, al fine di evidenziare quello scambio proficuo e interdisciplinare che ha sempre caratterizzato la sua ricerca visiva. La mostra è quindi un'occasione per ammirare le alterazioni e le interferenze percettive che spinsero Franco Grignani all'analisi critica della comunicazione visiva, il cui contributo culturale è di stringente attualità, oggi come allora.

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16 febbraio - 9 agosto 2013 CRONACHE DEL DOPOBOMBA

PIANO INTERRATO. Il riordino della collezione permanente intende cartografare l'Europa poststorica (intesa come fine della vita storica e perdita definitiva di ogni centro) attraverso le opere informali degli anni Cinquanta e Sessanta di Appel, Bellegarde, Feito, Marfaing, Mathieu, Moreni, Romiti, Scanavino, Schneider, Tàpies, Thieler e Vedova. Al centro della sala verrà invece collocato l'Uomo atomizzato di Agenore Fabbri; sarà proprio la scultura di Fabbri a riallacciarsi in modo esplicito al tema delle bombe atomiche, ordigni bellici che sono stati forieri di un nuovo ordine concettuale - o più precisamente: di un inedito disordine visivo - all'interno della pittura e della scultura del secondo Novecento. Alcune teche, collocate in prossimità delle opere, metteranno a disposizione immagini e libri che documentano gli avvenimenti connessi alla dolo[ro]sa distruzione di Hiroshima e Nagasaki. Riportando in superficie le angosce, gli strazi e i patimenti di quegli anni, l'allestimento di Cronache del Dopobomba intende porre l'attenzione sulle tensioni culturali e il dissesto psicologico che innervavano/avvelenavano l'arte del secondo dopoguerra.
 
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16 febbraio - 9 marzo 2013 VIDEOGRAPHY

SALA VIDEOPROIEZIONI. Il MAC di Lissone dedica una rassegna alle video-produzioni delle ultime generazioni. A cadenza mensile la saletta del secondo piano sarà riservata alle opere di un unico artista; la prima sessione sarà affidata a Michael Fliri, che per l'occasione presenta tredici video grazie ai quali sarà possibile ripercorrere dieci anni della sua attività artistica, dal 2001 al 2011. Michael Fliri è un performer che opera "in solitaria" e "in silenzio". I suoi video sono incentrati sui gesti, sulla corporeità, sugli sforzi fisici al limite del non-senso. L'artista incarna la figura dell'antieroe intrappolato nel proprio ruolo e spossato da regole che rimangono sconosciute allo spettatore. Nei video sembra non succedere quasi nulla, ogni situazione appare a dir poco paradossale, i personaggi vengono sottoposti a imprese prive di logica (se non la logica dell'assurdo) e il dispendio di energie sembra vanificato dall'insuccesso o dall'inanità delle imprese in atto. L'unica cosa certa in questi video è che nulla è come sembra. È altresì impossibile sapere cosa aspettarsi.
 
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Ultima Modifica: 31/10/2022