I pensieri, le passioni, i sentimenti e le rivalità che li animarono raccontati attraverso la musica e le lettere alle compagne di vita Giuseppina Strepponi e Mathilde Wesendonck.
Palazzo Terragni, piazza Libertà - Lissone
A cura dell' Associazione Culturale Mnemosyne
Ingresso libero
Nell'ambito di "SempreVerdi 1813-2013": Celebrazioni lissonesi nel bicentenario della nascita.
Voci recitanti: Paola Perfetti, Ivan Ottaviani
Soprano: Magdalena Aparta, accompagnata dal M° Rosalia Manenti.
Testo a cura di Ettore Radice
Due grandi compositori, protagonisti non solo nella musica, ma anche nella storia di due tra le più importanti Nazioni europee, Italia e Germania.
Entrambi impegnati nel processo d'unificazione politica del proprio Paese e convinti sostenitori della fratellanza europea con l'adesione alla Giovine Europa promossa da Giuseppe Mazzini, nel 1834.
Due mondi artistici opposti però, che non avrebbero mai trovato, con i loro creatori in vita, un punto d'incontro.
Anche perché, a differenza di Verdi, che nelle lettere più volte citò a torto o a ragione l'illustre collega, Wagner non si degnò mai di nominare nei suoi scritti l'autore della Aida, né i due ebbero modo di vedersi faccia a faccia.
Da un lato il portavoce della melodia italiana e del teatro popolare, del canto che domina l'orchestra, dall'altro il fautore della "musica dell'avvenire", dell'opera totale che unisce suono e parola nel nome di uno spirito dionisiaco e quasi orgiastico. Malgrado questa lontananza nel modo di intendere l'arte, Verdi e Wagner hanno parecchi punti in comune: entrambi nati nel 1813, di carattere fiero e dispotico, convinti di essere gli unici depositari del verbo musicale del loro tempo, sposati due volte, autori di opere monumentali destinate a mettere in secondo piano quelle di ogni altro compositore dell'epoca.
Attraverso le loro lettere, indirizzate soprattutto alle compagne di vita, si vogliono raccontare i pensieri, le passioni, i sentimenti che li animarono, facendo emergere le loro autentiche personalità.
Dall'ascolto della lettura della corrispondenza di questi esimi musicisti si evincono la lucidità dei propositi, la capacità di resistere alle avversità, l'appartenenza ad una comunità ed il senso autentico dell'interessarsi del bene comune del proprio Paese.
Si scoprono, inoltre, un'umanità ed una ricchezza interiore profonde e straordinarie che permettono di conoscere l'indole e l'animo dei protagonisti.
Verranno raccontate, inoltre, le storie d'amore che li videro protagonisti: Il forte e appassionato legame tra Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi che sfidò le convenzioni del tempo e che segnò il Risorgimento italiano; il profondo amore tra Richard Wagner e Mathilde Wesendonk, una relazione intensa che diede l'ispirazione per il "Tristano e Isotta", il capolavoro del sublime compositore tedesco.
Di Wagner verranno interpretate dal soprano tre dei cinque "Wesendonk lieder", composti dal musicista tedesco su poesie scritte da Mathilde.
Per Verdi, invece, saranno interpretate alcune delle arie da camera, tra cui quelle dedicate da Verdi alla sua Giuseppina, oltre ad alcune arie d'opera verdiane, a cui Giuseppina era molto affezionata.