Tre secoli di linguaggio musicale attraverso i nuovi effetti sonori e percussivi del
Quartetto d'Archi Archimia.
Serafino Tedesi - violino
Paolo Costanzo - violino
Matteo Del Soldà - viola
Andrea Anzalone - violoncello
Nell'ambito di "SempreVerdi 1813-2013": Celebrazioni lissonesi nel bicentenario della nascita.
Venerdì 25 ottobre 2013 ore 21.00
Auditorium di Palazzo Terragni
Piazza Libertà
Associazione Musicale Filarmonia
L'idea di un quartetto d'archi, che esplori nuove sonorità e possibilità acustiche, nasce da quattro musicisti di formazione assolutamente classica, provenienti dai conservatori di Milano e Piacenza. L'intento del gruppo è quello di affrontare nuove dimensioni musicali e strumentali unendo la disciplina classica all'estro della musica pop e jazz; è quindi in grado di offrire un percorso che copre oltre tre secoli di linguaggio musicale in varie formule esecutive, che si esaltano negli arrangiamenti e nelle composizioni originali del quartetto.
La ricerca di nuovi effetti sonori e percussivi fanno del quartetto d'archi una cellula assolutamente autonoma anche nel campo della musica così detta "leggera" dove la presenza ritmica è elemento basilare e portante.
Questo programma sviluppa un percorso di contaminazione che parte da Bach, Vivaldi e Verdi e giunge alla rielaborazione di celebri brani della musica pop internazionale rivisitati e a volte nobilitati dagli strumenti ad arco del quartetto.
Una celebre fuga a due voci di Bach riletta in chiave jazzistica; il concerto "Inverno" dalle quattro Stagioni di Vivaldi scomposto e rivisitato con i linguaggi musicali più moderni: dal rock al funky, dal jazz alla samba; Il Nabucco riletto e riscoperto nel linguaggio più contemporaneo; un medley dedicato a Jackson; rock blues anni 70 di Clapton; "Money" dei Pink floyd; "Toxic" della Spears.
www.quartettoarchimia.it