Il MAC di Lissone e Johan & Levi Editore con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Lissone annunciano l'incontro dedicato a Piero Manzoni nell'ambito del ciclo "Leggere l'arte. Biografie d'artista". Ne parlano Alberto Zanchetta, direttore del Museo, e Flamio Gualdoni, autore della biografia dedicata all'artista e pubblicata da Johan & Levi.
Ciò che c'è prima, dopo e dietro la Merda d'artista, la figura di un personaggio rimasto fedele alle origini borghesi ma intrinsecamente e fortemente provocatore. Le notti di "dolce vita milanese" e le giovanili scorribande in bicicletta, le prime prove sotto il patrocinio di Fontana alla ricerca di una voce personale, il sodalizio con giovani artisti italiani a lui contemporanei, le collaborazioni con i movimenti d'avanguardia internazionali di cui diventa un esponente ricercato e riconosciuto: tutto scorre velocemente, fino a relegare sempre più sullo sfondo il Manzoni privato e a portare in primo piano il Manzoni artista. Il libro da cui la serata prende spunto è anche una panoramica sulla cultura artistica italiana ed europea di quel tempo: da Lucio Fontana a Yves Klein, da Azimut al Gruppo Zero, Gualdoni ricostruisce lo straordinario clima cosmopolita di quel momento attraverso l'attività frenetica e geniale di Manzoni. Manzoni è un personaggio dalle elaborazioni intellettuali profonde e dalle intuizioni fulminanti che comprende, sin da subito, come la pratica artistica nuova non possa che avere per scenario l'Europa cosmopolita della cultura, alla cui edificazione sceglie di contribuire in modo lucido e determinato. Egli comprende inoltre, sulla scorta di ragionamenti allora non consueti su Duchamp, che cruciale è la figura dell'artista in quanto tale, e ogni opera è un segno funzionale all'edificazione della sua identità insieme unitaria e radiante. In conseguenza di ciò, Manzoni attua una sorta di sottrazione fondamentale: annullare il Manzoni "privato" e calarsi totalmente, senza remore e deroghe, nell'opera. Non esiste per lui, in altri termini, una figura pubblica da recitare mondanamente e un'altra, diversa, che abiti il suo vivere ordinario.
Flaminio Gualdoni è storico e critico d'arte. Dal 1980 insegna storia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, e ha una lunga carriera come direttore di istituzioni museali e gallerie (Galleria Civica di Modena, Musei Civici di Varese, la Fondazione Arnaldo Pomodoro). Ha curato numerosissime mostre di primari artisti italiani e internazionali. Collabora con numerose testate giornalistiche e riviste (Corriere della Sera, Il Giornale dell'arte, Il Giorno, Italia Oggi, Gente, RAI) e ha diretto per vari anni la rivista FMR e fondato La rivista bianca FMR. Nel 2011 ha realizzato con Luca Lampo l'Atlante dell'arte italiana per il web, www.atlantedellarteitaliana.it
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24 ottobre 2013 - Yayoi Kusama - Incontro sospeso e rinviato a data da destinarsi