Prima assoluta
Gruppo Giovani Volontari dell'Associazione Stefania di Lissone in collaborazione con il gruppo teatrale gli Improbabili.
Ingresso € 7, il ricavato della rappresentazione verrà utilizzato per le attività ricreative organizzate dall'Associazione Stefania
Per info e prevendita: 340 6418412 349-3530217 333-883674 www.associazionestefania.it
Con il Patrocinio della Città di Lissone.
Giallo liberamente ispirato dai racconti di A. Christie.
L'apparente tranquillità della famiglia Sanders-Wright viene turbata quando Jenny Sanders, erede e amministratrice del patrimonio di famiglia, si ammala di depressione. Il marito Bryan, celebre scrittore e noto donnaiolo, insieme ai familiari si adopera per trovarle un'infermiera fissa, ma presto le condizioni di Jenny si aggravano fino a sfiorare la tragedia quando un giorno, lasciata sola, cade dal balcone finendo paralizzata. Non convinto che si tratti di un banale incidente l'ispettore Gray inizia a indagare sulle persone che avrebbero potuto trarre qualche vantaggio dalla scomparsa della povera Jenny.
JENNY WRIGHT |
PATRIZIA AZZANI |
BRYAN WRIGHT marito di Jenny |
LUCA SPINELLI |
EMMELINE SANDERS sorella di Jenny |
FEDERICA MASSAGGIA |
INFERMIERA BOND |
CRISTINA MILITE |
WILLIAM SANDRES fratello di Jenny. |
STEFANO AGOSTONI |
BRENDA JONES segretaria di Bryan |
ROBERTA GORLA |
Dott. LESTER assistente |
IVAN CRIBIU' |
Dott. GIBSON primario |
EMANUELE MONTI |
Ispettore GRAY |
SIMONE SOLDAN |
"C'è un tratto del volontariato che merita il rispetto che si deve a ogni istanza rivoluzionaria, che è poi ogni gesto che contraddice il sistema. Nel caso del volontariato questo gesto è la gratuità che, in una società che conosce solo acquisti e vendite e incontri sociali sulla base dell' "io do una cosa a te e tu la dai a me", è un gesto che contraddice il sistema ed è quindi rivoluzionario. Dove per rivoluzione non si deve intendere solo un'insurrezione di piazza, ma ogni comportamento che, sfuggendo ai codici di lettura con cui una società concepisce se stessa, promuove un mondo diverso e lo prefigura come possibile"
(Umberto Galimberti, 2002).
Il volontariato, per l'Associazione Stefania, non è qualcosa di ausiliario o, peggio ancora, qualcosa da utilizzare quando si è a corto di risorse economiche. Il volontariato, come afferma Galimberti, promuove un mondo diverso, dove i rapporti tra le persone non si fondano sulla convenienza ma sulla simpatia, sul piacere di stare insieme (dimensione contemplativa) e di fare insieme (dimensione conoscitiva). Il volontariato consente al portatore di handicap, che sin da piccolo si ritrova a più riprese ad interagire con specialisti della cura, riabilitazione, educazione e formazione, di andare oltre, di accedere alla normalità dello scambio amicale e della fruizione di ciò che il territorio offre a tutti i cittadini. D'altra parte per il volontario, lavorare, giocare, viaggiare e divertirsi con persone disabili non ha un significato solo altruistico: è qualcosa che gli consente di conoscersi, di apprezzare parti di sé che solitamente (nel mondo dominato da competitività e consumo) sono ritenute poco importanti. Possiamo affermare con un certo orgoglio che il DNA della Associazione Stefania è costituito dal volontariato.