PIAZZA LIBERTÀ LISSONE
a cura di ALBERTO ZANCHETTA
La città di Lissone e il Museo d'Arte Contemporanea consolidano la promozione e progettazione di manifestazioni artistiche in cui pubblico e privato si incontrano. L'iniziativa degli "stendardi d'artista" è un ulteriore tassello nella ricca e variegata proposta culturale che l'amministrazione sta svol-gendo negli ultimi anni; il progetto, realizzato appositamente per la cittadina lissonese, vede il coinvolgimento di cinque artisti, ai quali è stato chiesto di progettare altrettante opere che saranno destinate all'arredo urbano della Piazza Libertà, a ridosso dello storico Palazzo Terragni.
Gabriele Arruzzo: Lissone, XMAS 2013
Arruzzo mette in scena un duplice atto, che solo apparentemente può sembrare in con-trapposizione: quello di possedere, attraverso l'attitudine pittorica, il linguaggio dell'illustra-zione e provando al tempo stesso a renderlo libero e autonomo dal testo originario, aspi-rando così a una relazione tra l'Io dell'autore e il Noi della Storia dell'Arte, in un continuo rimando tra l'artista, l'opera e l'osservatore. L'immagine realizzata per Lissone è ispirata ai simboli del Natale (come ad esempio lo sfondo rosso e l'angelo) e a quelli della cittadinanza (la pecora che compare nello stemma araldico è qui trasformato in un balocco natalizio). Il monogramma al centro indica la firma dell'artista.
Mauro Ceolin: the kind of process needed to create a new taxanomy. balto's post geography
L'opera è il tentativo di visualizzare uno spazio mentale prima che questo definisca un contemporaryNaturalism, ossia un "criterio di ordinamento" in grado di stabilire il legame tra una realtà di bit ed entità assoggettate alle leggi del mondo fisico (leggi che non recepiscono l'evoluzione culturale del mondo immateriale). Quelli di Ceolin sono mondi che richiedono nuovi modelli post-geografici: partendo da casi specifici, l'artista intende definire nuove cartografie per rendere l'azione un processo visibile, in grado di traslare una forma fisica immateriale in un codice.
Nicola Di Caprio: Stars are made of this
Giocando sull'eterno doppio significato di "star" (corpo celeste e persona di fama), lo stendardo mostra cinque tra i volti più noti della musica popolare, ognuno dei quali ha avuto un diverso destino, ma tutti legati dal forte pathos della loro musica. Le cinque star volgono lo sguardo verso di noi, in un rap-porto di sottile coinvolgimento: see/seen (vedere/visto) come affermazione dell'Essere. Se le "stelle" son fatte di "questa" visibile energia, quella è anche la nostra.
Federico Lanaro: Di senso compiuto
L'immagine riproduce una struttura di scale con un albero stilizzato in cima. In molte culture popolari è usanza mettere un abete sul tetto delle case in costruzione quando si arriva al tetto, per festeggiare la fine dei lavori. L'opera prende spunto da questa tradizione per suscitare una riflessione sulle strutture che viviamo, a livello collettivo e personale. La lettura dell'opera non è univoca, la precarietà della costruzione in sé può simboleggiare aspetti negativi o positivi a seconda del contesto. La forma piramidale dell'installazione apre ad un mondo di riferimenti, tra sacro e profano.
Marotta & Russo:
Our Good(s) Profile, 2002@Now - Trasformazione ambigua di Beni in Bene & ritorno. Il nostro profilo su eBay è di grande umanità (ad una sola dimensione).
Il nostro buon profilo, il profilo dei nostri beni. Returning Feedbacks in Greetings.
www.ourgood-s-profile.com.
Indagando l'identità morale nell'era del network, Marotta & Russo hanno realizzato un'immagine ispirata alla "economia dell'attenzione". «Partendo dal presupposto che più attenzione otteniamo e più credito/crediti riceveremo, i buoni feedback arrivano pagando presto e bene. Sono moneta sonante di per sé. Il giudizio morale su di noi è basato sull'efficienza funzionale. La voglia di ripagare una tale architettura estremizzando i suoi stessi termini». I feedback del profilo eBay dei due artisti sono messi in vendita come cartoline e poi spediti, in forma di saluti, a chi le compra, ottenendo così nuovi feedback - «umanamente e all'infinito».
* Gabriele Arruzzo (nato a Roma nel 1976, vive e lavora a Pesaro) costruisce ipertesti pittorici che attingono all'immenso catalogo d'immagini che appartengono al proprio bagaglio visivo e culturale conferendogli però una nuova e personale chiave di lettura.
* Mauro Ceolin (nato a Milano nel 1963, dove vive e lavora) si definisce un bio-artista. La sua ricerca si focalizza nel rappresentare e descrivere realtà contemporanee, con particolare attenzione allo studio delle dinamiche digitali, delle società post-alfabetiche e delle esperienze dove convergono differenti media.
* Nicola Di Caprio (nato a Caserta nel 1963, vive e lavora a Milano) è un artista visivo, musicista e graphic designer che indaga i mondi interconnessi della musica, del cinema e della cultura pop in generale, attraverso foto, pitture, performance, sculture, installazioni e progetti editoriali.
* Federico Lanaro (nato a Rovereto nel 1979, vive e lavora a Mori) analizza la "poetica dell'interferenza" - tra uomo e animale, tra individuo e massa, tra naturale e soprannaturale - sia in pittura che in scultura, usando anche fotografie e installazioni.
* Stefano Marotta (nato a La Chaux de Fonds nel 1971) e Roberto Russo (nato a Udine nel 1969) sono un duo di artisti udinesi. La loro ricerca disegna i confini espressivi e concettuali di un personale neoumanesimo digitale, all'insegna della sperimentazione nell'ambito dei linguaggi e delle logiche digitali contemporanee.
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