Si è concluso il 28 febbraio scorso, con la votazione in Consiglio comunale, l'iter della prima parte del nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) lissonese, anzi - per dire meglio -della variante che radicalmente rivede il Pgt approvato nel marzo 2012 (ultimo atto della precedente Amministrazione, appena prima delle elezioni).
Giunge così al primo traguardo il percorso iniziato dalla Giunta di Concetta Monguzzi subito dopo il suo insediamento, con l'approvazione nel giugno 2012 delle linee di indirizzo da tenere presenti nella revisione del Pgt, la cui redazione è stata poi affidata agli architetti urbanisti Luigi Fregoni e Arturo Ranzani. Il Documento di Piano da essi elaborato è stato adottato dal Consiglio comunale il 18 luglio 2013 e approvato definitivamente appunto il 28 febbraio 2014. (tutta la documentazione relativa è reperibile sul sito comunale)
Nei prossimi mesi seguiranno le fasi di elaborazione, adozione e approvazione delle altre due parti del Pgt: il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi.
La variante al Pgt risponde anzitutto al programma elettorale e di governo del Sindaco Concetta Monguzzi, nel quale il territorio era considerato come
"il luogo fisico dove le attività personali e comunitarie nascono, si sviluppano... e vanno fatte convivere, progettando e realizzando gli spazi adeguati ad entrambe le dimensioni. Si tratta di un equilibrio ragionato tra l'interesse privato e il bene comune... Occorre riqualificare il territorio edificato,con interventi di recupero dei vecchi edifici esistenti e raggiungendo l'efficienza energetica... e programmare l'utilizzo del territorio in modo da conservare, tutelare e mettere in salvaguardia le residue aree libere,per uno sviluppo armonico dell'ambiente, dei servizi e del tessuto urbano".
Gli indirizzi generali erano di conseguenza così individuati dall'assessore al Territorio Maria Rosa Corigliano:
Lissone è un territorio urbanizzato per oltre l'88% della sua superficie; in particolare nell'ultimo decennio è stato il secondo Comune d' Italia per crescita percentuale della densità abitativa.
Di recente ha sopravanzato Seregno diventando il secondo Comune della Provincia di Monza e Brianza per numero di abitanti (44.333 al 31 dicembre 2013), in seguito a una crescita media della popolazione nell'ultimo decennio di 830 unità all'anno; oggi Lissone ha una densità di 4.782 abitanti per kmq e si piazza al 30° posto tra gli 8058 Comuni d'Italia: è il più "affollato" di tutta la Brianza.
Inoltre Lissone fa parte dei 20 Comuni della Lombardia urbanizzati oltre la soglia di irreversibilità, fissata al 75% della superficie.
Considerando poi le iniziative urbanistiche già in corso, ovvero i grandi progetti approvati negli scorsi anni , le previsioni di ulteriore cementificazione di Lissone sono drammatiche: si tratta di 20 tra Piani attuativi e Programmi integrati, alcuni già realizzati almeno in parte e altri tutti da iniziare ma già in possesso di permessi rilasciati dalla precedente Amministrazione, per un totale di 395.548 mc di cui 281.592 residenziali, ovvero oltre 1050 appartamenti da 90 mq e (al parametro teorico di 150 mc/abitante) 1877 nuovi abitanti.
Ciò nonostante, il Pgt precedente prevedeva altre 27 aree di trasformazione residenziale oltre a 4 ambiti a destinazione produttiva o terziaria.
Gli ambiti di trasformazione residenziale prevedevano l'urbanizzazione di una superficie totale di 366.825 mq, corrispondenti a circa il 4% del territorio comunale, e una volumetria di 390.699 mc: pari a 2604 abitanti in circa 1500 nuovi appartamenti, che sarebbero andati ad aggiungersi a i circa 2000 tra sfitti, invenduti e vuoti già presenti sul territorio.
Insomma, a regime con il vecchio Pgt ci saremmo trovati con addirittura 4450 appartamenti (2000 sfitti esistenti+1050 dei Pii residui+ 1500 del Pgt) e 7600 abitanti teorici in più...
La variante Monguzzi ha ridotto la previsione del vecchio Pgt al 12%, per un totale di 37.820 mq di suolo vergine potenzialmente occupati da nuove costruzioni e 46.401 mc edificabili, corrispondenti a circa 170 appartamenti
Complessivamente si passa dunque dai 130.233 mq di nuova superficie lorda di pavimento del vecchio Documento di Piano (più altri 32.108 mq per la destinazione produttiva e 141.890 mq per terziario commerciale) ai 22.472 del nuovo (- 83%), con una forte riduzione del nuovo consumo di suolo.
In questo calcolo tra l'altro è già compresa la riqualificazione di un'area industriale dismessa (ex Motta) per 9.374 mq di superficie territoriale e 28.122 mc edificabili, in parte a destinazione residenziale (circa 100 appartamenti) e in parte di terziario.
In totale il carico di nuovi abitanti teorici in più derivanti complessivamente dalla nuova variante di Pgt è di 449 persone (e solo nel caso si destini tutto il potenziale disponibile alle residenze), a fronte delle 2604 attese secondo il precedente Pgt. Tuttavia, contando le abitazioni già realizzate e vuote e quelle in via di realizzazione, si arriverà comunque a regime a 5.450 abitanti in più: ovvero Lissone a quota 50.000!
Perché però si è scelto di non azzerare del tutto la possibilità di edificazioni su aree libere? Solo per ridurre al minimo i possibili ricorsi da parte dei proprietari dei terreni che nel precedente Pgt erano diventati edificabili.
Si è inoltre deciso di ubicare le eventuali nuove costruzioni nella zona sud della città, in parte perché alcune aree potrebbero avvantaggiarsi da una oculata e moderata sistemazione urbanistica (piazza del Cim), in parte perché altre aree si trovano a ridosso della futura nuova bretella Trmi10-ex Sp6, e dunque in una zona che non sarebbe stato possibile preservare nella sua integrità di suolo; per tale zona, posta a confine col Comune di Monza, sono previsti nei prossimi anni forti interventi sulla viabilità legati anche all'ampliamento dell'ospedale San Gerardo.
Con la nuova variante vengono riportati da edificabili ad agricoli 360.245 mq. di suolo, a servizi 34.776 mq, a verde privato 28.679 mq, a fascia di rispetto stradale 8.759 mq. Altri 92.804 mq di ambiti con destinazione commerciale vengono stralciati e ricondotti al Piano delle Regole per lo stato di fatto esistente.
Uno degli scopi della nuova variante era infatti quello di recepire le prescrizioni del Ptcp (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) della Provincia di Monza e della Brianza, che chiedeva a Lissone il rispetto della rete verde di ricomposizione paesaggistica e del corridoio trasversale di collegamento tra il Parco del Grugnotorto e quello della Valle del Lambro, in particolare nelle aree che fiancheggiano la Valassina e in quelle destinate a fasce di rispetto e di compensazione per la futura Pedemontana.
La Provincia infatti aveva espresso per il nostro Pgt un parere di "compatibilità condizionata" allo stralcio dal Documento di Piano degli Ambiti di Trasformazione compresi nelle aree vincolate dal Ptcp. Con la variante vengono eliminati tutti i progetti edificatori che ricadevano nella Rete Verde di ricomposizione paesaggistica e negli Ambiti di Interesse Provinciale; si ampliano le fasce di rispetto a fianco della grandi strade; viene escluso l'insediamento o ampliamento delle grandi superfici di vendita (centri commerciali), già più che sufficienti.
In questo modo i due strumenti urbanistici, comunale e provinciale, sono diventati pienamente coerenti tra loro e Lissone è uno dei pochi Comuni brianzoli che hanno accettato in pieno la filosofia di tutela del verde promossa dalla Provincia. E questo è tanto più notevole in quanto le due amministrazioni, pur di orientamento politico opposto, hanno dimostrato di avere un identico orientamento per quanto riguarda la difesa del territorio.
Infine va ricordato che l'Amministrazione Monguzzi nel dicembre 2012 ha aderito all'istituzione del nuovo Parco Regionale, che unirà il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (Plis) del Grugnotorto con quello della Brianza Centrale. Il nuovo Pgt recepisce pienamente tale intento, prescrivendo il vincolo e la conservazione di tutti i terreni verdi e agricoli, pubblici e privati, compresi nel perimetro del futuro Parco.
Come tutti i 24 Parchi Regionali e i 90 Plis della Lombardia, anche il Parco Brianza Centrale avrà certo uno scopo di fruibilità per i cittadini, per esempio attraverso aree attrezzate come il nostro Bosco Urbano e strade demaniali come i "strecc" ancora esistenti a Lissone; ma soprattutto servirà a preservare i valori ambientali e naturalistici del territorio, tutelando il paesaggio, la fauna e la flora, l'agricoltura e le altre attività economiche rurali ancora esistenti. Qui sta l'utilità primaria dei Plis, anche a salvaguardia dei diritti delle future generazioni
Ma la variante Monguzzi è dunque contro l'edilizia? No, e lo si vedrà ancora meglio con il Piano delle Regole. Ma già qualcosa si intuisce anche dal Documento di piano appena approvato. Impedire la costruzione su suolo vergine, infatti, stimolerà gli imprenditori e i cittadini stessi a rivalutare il patrimonio edilizio esistente, a ristrutturarlo o ad abbatterlo per costruirne di nuovo, con criteri però più moderni, ecologici, funzionali, di risparmio energetico...
Gli edifici nuovi, per esempio, dovranno obbligatoriamente essere realizzati almeno in classe A e il 5% della Superficie lorda di pavimento dovrà essere destinata ad edilizia sociale (pari a 1.123 mq per 25 abitanti teorici).
Abitanti al 31 dicembre 2013: 44.333
Densità: 4.782 abitanti per kmq (30° posto in Italia)
Incremento Istat popolazione 2001-2011: +7.770unità (primo in Lombardia)
Variazione media della popolazione nell'ultimo decennio: +830 unità all'anno;
Territorio urbanizzato: 88% della superficie comunale
Progetti già approvati e in corso mc 395.548 (281.592 residenziali), 1050 appartamenti, 1877 nuovi abitanti
Pgt abolito mc 390.699, 1500 appartamenti, 2604 abitanti
Consumo di suolo: mq 366.825 = 4% del territorio comunale
Lissone, 13 marzo 2014