PIANO INTERRATO
CONVEGNO E INAUGURAZIONE sabato 11 ottobre ore 10:00
a cura di ALBERTO ZANCHETTA
Il museo rinnova l'attenzione sul lavoro di Gino Meloni [Varese, 1925 - Lissone, 1989], che è stato uno dei principali promotori del Premio Lissone, dalle cui edizioni deriva la preziosa e prestigiosa collezione del MAC di Lissone.
Con questa iniziativa l'Ente museale prosegue la sua indagine sul fervido ambiente culturale del secondo dopoguerra, riconoscendo a Meloni l'importante ruolo svolto in veste di animatore culturale, grazie alla sua pittura dai colori vivaci e dalla forte temperie etico-emotiva. In mostra una variegata selezione di opere che ripercorrono l'iter dell'artista, dagli anni Quaranta fino alla decade degli Ottanta; ai dipinti scelti tra quelli conservati presso il museo, si aggiunge Cagnolino al guinzaglio del 1986, un olio su tela, formato 50x60 cm, donato dal figlio Ermes, al quale l'Amministrazione Comunale porge i suoi sentiti ringraziamenti.
Formatosi all'Istituto d'Arte di Monza e all'Accademia di Brera, Gino Meloni tiene la sua prima mostra personale nel 1939, alla Galleria Mazzucchelli di Milano. Nel 1946 espone alla Galleria 15 Borgonuovo suscitando un generale interesse fra critici, pittori e collezionisti. Nel 1956 espone alla XXVIII Biennale di Venezia con una sala personale, bissando la sua partecipazione alla manifestazione lagunare nel 1964. Da questo momento la sua pittura è impegnata sempre più nella rappresentazione di scene di vita quotidiana, per lo più ispirate alla cittadina briantea in cui vive. Del forte legame di Meloni con Lissone rende conto Giuseppe Pizzi, che nel 1995 scriveva: «Da Lissone non si era staccato mai. Non che lo trattenessero particolari motivi di interesse pratico, o antichi radicamenti familiari. Il suo nome rivela origini sarde, lui stesso era nato a Varese ed era arrivato a Lissone in giovane età. A Lissone [...] era però nata e si era sviluppata la vocazione alla pittura, alla quale sarebbe stato fedele per tutta la vita. Le motivazioni e i temi originari della sua arte li aveva trovati qui, fra le case basse e i cortili del borgo, negli interni disadorni, sotto i cieli arcigni che nelle mattinate di primavera si spalancano in imprevedibili viste sulle Grigne, in mezzo ai volti severi della gente dei suoi primi ritratti, per le strade e le campagne lungamente attraversate nelle sue scorribande di camminatore curioso. A questi luoghi avrebbe mostrato per tutta la vita un attaccamento ininterrotto, senza mai scivolare nel campanilismo o nel compiacimento folcloristico.[...] Gli interessava l'arte, e avrebbe voluto che la sua passione contagiasse l'intera comunità in cui viveva».
Sabato 11 ottobre, l'inaugurazione della mostra sarà accompagnata da un convegno, dal titolo "Gino Meloni 25 anni dopo", che si svolgerà dalle ore 10:00 e a cui interverranno il sindaco Concettina Monguzzi, l'assessore alla cultura Elio Talarico, lo storico dell'arte Flaminio Gualdoni, il direttore del museo Alberto Zanchetta, il critico Alberto Crespi, lo scultore Ermes Meloni e il presidente della FAL Giuseppe Pizzi. Al termine del programma verranno conferite le Meduse d'argento ai soci veterani della Famiglia Artistica Lissonese; oltre a rendere omaggioalla figura di Gino Meloni, l'esposizione festeggia infatti l'ottantesimo anniversario della fondazione della FAL, nata nel 1934 per iniziativa di un gruppo di appassionati d'arte, cresciuti attorno alla figura di Meloni e animati dalla convinzione che la diffusione della cultura fosse un dovere di elevazione sociale che potesse riguardare tutta la cittadinanza lissonese.
Alla memoria del pittore scomparso venticinque anni or sono, sarà inoltre intestata una targa commemorativa che darà il nome a una delle sale del museo.
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 - 039 2145174
Mercoledì e Venerdì 10.00 - 13.00
Giovedì 16.00 - 23.00
Sabato e Domenica 10.00- 12.00 / 15.00 - 19.00
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco
Tel. +39 02 36755700 - anna.defrancesco@clponline.it