MAC LIVELLO 0
INAUGURAZIONE: giovedì 10 dicembre ore 19:30
A CURA DI ALBERTO CRESPI
«In ogni dialogo con Francesco Mariani», scrive Alberto Crespi, «emergeva la sua passione per gli studi filosofici, dai presocratici a Platone, a innervare costantemente l'ordine del suo discorso artistico. Le più ampie conoscenze tecniche sui materiali amorfi, provenienti dalla professione, gli hanno invece consentito sperimentazioni sorrette da un'inesausta curiosità. Il lavoro con i polimeri ha condotto l'artista a esprimersi con sempre maggior pulizia formale, senza rinunciare a quella libertà priva della quale l'opera non vive. Lungo i tre decenni del suo lavoro si può agevolmente verificare un processo di spoliazione, di sublimazione. Dall'incidere integrando un segno materico a una superficie creandovi una rete capillare disegnata, si passa all'accumulo di materia in forma di coacervi di polveri laviche solidificate a rammentare corpi o lacerti di corpi, residui da una pioggia di cenere. Da ultimo, sulle superfici restano velature, passaggi d'ombre, e nella tridimensione soltanto gusci aperti, dai quali il corpo è scomparso, lasciando lievi tracce nei bozzoli. La cosa, il corpo è divenuto altro da sé, un che di assoluto che intende mantenersi al di fuori del divenire, raggiungendo la sua perfezione.
Di discese al Limbo, di passaggi attraverso realtà a lato, di abbandoni della materia, proprio grazie all'indeterminatezza di una materia illimitata, di àpeiron anassimandreo, si parlava... L'installazione che oggi si propone - e che abbiamo voluto denominare "ex corpore" - costituisce a nostro avviso l'eco visibile di una fondata rielaborazione di pensiero, interloquendo, chiedendo precisa attenzione, ponendoci domande nel linguaggio attuale dell'arte».
Francesco Mariani [Lissone, 1949] compie un personale itinerario di ricerche estetiche collegate con i materiali della professione: al disegno e alla pittura affianca il niello e l'incisione su tavole rivestite di polimeri iniziando così l'attività espositiva lungo gli anni Settanta, con mostre personali a Paderno nel 1983, a Bologna nel 1987, Monza nel 1992, Lissone nel 1993. Nel 1995 aderisce per un decennio all'associazione culturale Koiné, crogiolo di sperimentazioni di linguaggi espressi in istallazioni e performances proposte in ambienti non deputati all'arte, fuori dall'ufficialità. La presenza di Mariani si registra in eventi a Chiaramonte Gulfi e Ragusa nel 1997, Lissone nel 1997, S. Benedetto del Tronto nel 1998, Osoppo nel 1999, Corsico nel 2002, Milano nel 2004. Nel 2005 allo Spazio Palomar di Lissone e nel 2006 a Imola, nel contesto della mostra Osservanti - Osservati, espone l'installazione Corpi minerali, ampio lavoro realizzato con polveri di polimeri che impegna dodici tavoli. Nel 2009 espone in collettiva al Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci a Milano. Nel 2011 è invitato con una sala personale alla mostra 11/11 River's Eleven al Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda.
La mostra odierna presenta l'installazione inedita Ex corpore e dà seguito a un dialogo serrato con l'artista, prima di quell'incidente che impedisce tuttora che egli sia presente accanto alla sua opera. Questo progetto vuole configurarsi come memoria attiva, a sostegno di quell'ispirazione - e di quella urgenza del fare in arte attraverso la quale comunica elettivamente il pensiero profondo - che nessun impedimento può vanificare.
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