Non punto e basta, ma ancora e sempre «Punto a capo»... Il progetto di coesione sociale, promosso al Quartiere Moscotti da Spazio Giovani onlus in collaborazione con il Comune e finanziato da Fondazione Cariplo, dopo 3 anni di attività termina infatti il prossimo 31 dicembre, ma probabilmente proseguirà ancora sotto altre forme.
Lo hanno annunciato domenica il sindaco Concetta Monguzzi e il responsabile del progetto stesso, Massimo Rotini, inaugurando presso la parrocchia Madonna di Lourdes il «Cespuglio urbano», opera d'arte collettiva che idealmente corona l'iniziativa d'animazione comunitaria iniziata nel 2012, in parallelo e a fianco della riqualificazione urbanistica in atto nel quartiere ex Ls/1 ora «Don Moscotti». Continuerà dunque in altro modo il sostegno dell'amministrazione comunale alla rinascita complessiva della zona, non solo dal punto di vista edilizio ma anche sociale e di immagine pubblica.
Davvero straordinario, anche se spesso compiuto sottotraccia, il lavoro di rete realizzato in questo periodo. Lo ha sottolineato anche l'assessore alla Persona Annamaria Mariani ricordando i molti soggetti coinvolti (Regione, Aler, uffici comunali Lavori Pubblici e Sociale per il Contratto di Quartiere; Spazio Giovani, Urban onlus, Parrocchia Pml, Fondazione Stefania, Protezione civile, Scuola primaria Buonarroti, Ipsia Meroni, Polisportiva Virtus e Polisportiva Sole per i progetti sociali; Gelsia srl, Rotary Club e Confindustria Monza e Brianza per il contributo economico in qualità di enti sponsor; casa di riposo Rsa Agostoni, Club fotografico F64, Amici del Salento, Associazione Volontari Ospedalieri, volontari Vigili del Fuoco e varie altre associazioni per iniziative particolari) e le innumerevoli iniziative promosse: dal pranzo di buon vicinato alla scuola di condominio, dal referendum cittadino sul nuovo nome per il quartiere alla mostra storica «Scatti di memoria», dalla «pizzica» all'aperto agli «Arredi di classe» fatti in collaborazione con gli alunni della scuola del mobile.
Il sindaco - ricordando tutte le lotte faticosamente sostenute in questi tre anni (la delocalizzazione del cogeneratore per salvare il giardino scolastico, il più grande trasloco d'Italia effettuato senza scosse, l'abbattimento della «stecca» con il trasferimento temporaneo della scuola elementare...) - ha anche informato sul proseguimento della riqualificazione del quartiere, secondo l'ultima variante firmata un mese fa in Regione: entro un paio d'anni nel quartiere Moscotti sorgeranno la palestra-palazzetto da 700 posti e sarà completamente rifatto il Centro giovanile «Cubotto», oltre alla riqualificazione di altri vecchi appartamenti e a una revisione generale del verde e dell'arredo urbano.
Poi, alla fine di tutto, anche il «Cespuglio urbano» sarà trasferito in loco, con le sue piastrelle di terracotta colorata plasmate da mani diverse: a ricordare a futura memoria i tantissimi che hanno collaborato a un grande, riuscito progetto.
Lissone, 16 Dicembre 2015