MAC LIVELLO 0
INAUGURAZIONE: sabato 16 aprile ore 18:30
A CURA DI SILVIA CONTA
Alla sua prima mostra in un museo pubblico, Marco Saveriano [Trento, 1994] presenta l'opera inedita PurpleRain.
Da alcuni anni la cera è stata assunta da Saveriano come elemento plastico; nel momento in cui la tradizionale candela passa attraverso la combustione dello stoppino, l'artista può affrancarla dalla sua costrizione formarle e convenzionale. In precedenza Saveriano aveva sperimentato la colatura della cera in rapporto alla forza di gravità: senza mai intervenire sul farsi stesso dell'opera, l'artista aveva iniziato a interrogarsi sull'autodeterminazione della materia scultorea.
Nell'opera in mostra, invece, Saveriano ha fatto stillare in una vasca piena d'acqua delle gocce di cera che, a contatto con il liquido trasparente, si sono solidificate in piccoli dischetti. Una volta terminato il processo, l'artista ha lasciato galleggiare le gocce, impedendo così all'opera di cristallizzarsi in una forma fissa e permanente. Vari fattori - quali le vibrazioni del pavimento, l'evaporazione dell'acqua, il tocco di un'eventuale visitatore - concorrono ad alterare l'opera, sottoposta alla creazione di forme spontanee, in un equilibrio fragile e instabile.
PurpleRain condensa in sé i tratti salienti della poetica di Saveriano, incentrata sulla relazione tra la casualità e la progettualità afferenti la quotidianità dell'esistenza umana. L'artista riflette infatti su un duplice rapporto: da un lato, la costante pianificazione che ogni individuo opera durante lo svolgimento di azioni pratiche e in funzione di decisioni - in una prospettiva più ampia - per l'intera vita; dall'altro, tutti quei fattori che determinano la sfasatura degli eventi rispetto all'idea originaria. Le cause che determinano questa discrepanza possono variare da fatti evidenti, di immediata leggibilità, fino a impulsi inconsci, che condizionano l'individuo a sua insaputa.
La sgocciolatura della cera corrisponde a un processo meditativo sui meccanismi di relazione tra l'individuo, le sue scelte e i fattori incontrollabili che le influenzano. In questo caso, l'abolizione della forma fissa dell'opera corrisponde alla rinuncia a un'illusoria definizione, in quanto non potrà mai essere sottratta alla casualità degli eventi. Marco Saveriano lascia quindi che PurpleRain sia libera di ridefinirsi innumerevoli volte: sempre diversa benché resti sempre se stessa.
Museo d'Arte Contemporanea
Viale Padania 6 20851 Lissone - MB
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 - 039 2145174