MAC BALLATOIO LIVELLO 1 ~ 2
INAUGURAZIONE: sabato 24 settembre ore 18:30
A CURA DI
LORENZO RESPI e ALBERTO ZANCHETTA
Impegnati nell'organizzazione, conservazione e aggiornamento sia delle opere sia dei documenti degli artisti, gli Archivi svolgono un importante ruolo nel sistema dell'arte. Fondamentali non soltanto per la loro funzione di catalogazione, tutela e promozione artistica, gli Archivi incentivano ricerche a fini di studio o di pubblicazione, impegnandosi altresì nella organizzazione di seminari ed esposizioni.
A conferma del ruolo e dell'attività da loro svolta, il MAC intende divulgare la conoscenza di questi Archivi presso il grande pubblico. Il progetto, nato da un'idea di Alberto Zanchetta, permetterà di consultare tutta una selezione di documenti, carteggi, foto, cataloghi o "ephemera" afferenti a un particolare periodo o evento connesso alla vita di un artista. La disponibilità di questo materiale non costituirà quindi un semplice corollario all'interno di un percorso espositivo ma diventerà esso stesso il perno di una serie di mostre che si protrarranno nel corso dell'anno.
La rassegna, che si è aperta con un focus dedicato agli archivi di Mauro Staccioli, Gabriele Devecchi e Emilio Isgrò, continua il suo percorso espositivo dedicando questo quarto appuntamento all'Archivio Scanavino, scelta che si inserisce a pieno titolo nelle celebrazioni del settantesimo anniversario del Premio Lissone.
Emilio Scanavino [ Genova, 1922~Milano, 1986 ], tra gli esponenti di punta della pittura informale europea, vanta importanti trascorsi con la cittadina briantea. Due sue opere figurano infatti nelle collezioni permanenti del MAC, la prima delle quali venne acquistata nel 1957 su segnalazione della giuria del "X Premio Lissone"; due edizioni più tardi, gli verrà conferito un altro premio per il dipinto Frammenti , un piccolo quadro in cui possiamo riconoscere i valori pittorici e ontologici perseguiti da Scanavino.
Coadiuvato dallo sfoglio di alcuni documenti selezionati appositamente per l'occasione, lo spettatore potrà comprendere più a fondo la ricerca del pittore ponentino, ma anche le relazioni e le sue esperienze di vita, come nel caso della "dichiarazione di poetica" inviata a Francesco Arcangeli. Assieme ai carteggi afferenti il Premio Lissone e i contatti intercorsi con Guido Le Noci, particolare attenzione è riservata alle missive che attestano i rapporti di lavoro e di amicizia con Édouard Jaguer, Alain Jouffroy, Théodore Koenig, Guido Ballo, e il sodalizio con i fratelli Cardazzo, di cui si da testimonianza in alcuni cataloghi d'epoca e in un libro d'artista pubblicato dalle Edizioni del Cavallino nel 1964. Oltre ai documenti testuali, sono esposte due opere su carta della metà degli anni Sessanta (a ribadire la centralità del segno in tutta la parabola creativa di Scanavino) e un significativo repertorio di fotografie d'epoca che ritraggono l'arti-sta al fianco di Fontana, Burri, Corneille, Dova e Turcato.
Oltre a offrire agli spettatori l'opportunità di approfondire la poetica e la personalità di Emilio Scanavino, il MAC intende rendere omaggio alla memoria di Giorgina Graglia, che è stata anima e cuore dell'Archivio Scanavino. Il museo di Lissone ringrazia inoltre Sebastiano Scanavino, Presidente dell'Associazione Amici dell'Archivio Emilio Scanavino, Greta Petese, Presidente del Comitato Scientifico, e Giorgio Peragallo Scanavino, Membro del Comitato scientifico.
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