Si è voluto riproporre l'installazione Corpi minerali in Biblioteca Civica, in concomitanza con le celebrazioni del Giorno della Memoria e del Giorno del Ricordo , periodo forte, che solleciterà l'attenzione degli utenti della biblioteca con l'esposizione del libri dedicati all'Olocausto e alla vicenda delle foibe, tragedie dalle quali ci separa solo poco più di mezzo secolo, ma che la tendenza, tipicamente italica, a non far mai i conti, mediamente, con la propria storia, relega nell'ombra quando non si prova a respingere proditoriamente. I corpi che Francesco Mariani ci propone con impressionante forza, tesi tra l'in fieri e la perdita, tra l'ancòra informe e la cenere, tra una crescita impedita e la drammatica coscienza della fine, sono davanti ai nostri occhi in tutta la loro cruda realtà fisica, in quel silenzio urlato che ha avvolto milioni di vittime in un conflitto che non ha certo avuto fine nel 1945: di guerra in guerra, accompagna col suo peso gli uomini fino a oggi.
La sostanza minerale di queste figure, frammenti, lacerti di corpi, antica come la cenere di Pompei e di altre innumeri catastrofi, è stata voluta dall'autore di una durezza diamantina, inscalfibile, come dovrebbe essere davvero la memoria storica, che si vorrebbe auspicare come base e movente di ogni azione umana.
Alberto Crespi, gennaio 2017
Francesco Mariani [Lissone, 1949] compie un personale itinerario di ricerche estetiche collegate con i materiali della professione: al disegno e alla pittura affianca il niello e l'incisione su tavole rivestite di polimeri iniziando così l'attività espositiva lungo gli anni '70, con mostre personali a Paderno nel 1983, a Bologna nel 1987, Monza nel 1992, Lissone nel 1993.
Nel 1995 aderisce per un decennio all'associazione culturale Koiné , crogiolo di sperimentazioni di linguaggi espressi in istallazioni e performances proposte in ambienti non deputati all'arte, fuori dall'ufficialità. La presenza di Mariani si registra in eventi a Chiaramonte Gulfi e Ragusa nel 1997, Lissone nel 1997, S. Benedetto del Tronto nel 1998, Osoppo nel 1999, Corsico nel 2002, Milano nel 2004. Nel 2005 allo Spazio Palomar di Lissone e nel 2006 a Imola nel contesto della mostra Osservanti - Osservati , espone l'installazione Corpi minerali, ampio lavoro realizzato con polveri di polimeri che impegna dodici tavoli. Nel 2009 espone in collettiva al Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci a Milano. Nel 2011 è invitato con una sala personale alla mostra 11/11 River's Eleven al Castello Visconteo di Trezzo sull'Adda.
Nel 2015 viene esposta al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone l'installazione inedita Ex corpore, al fine di proseguire il dialogo con l'artista lissonese, vittima di un grave incidente che impedisce tuttora che egli sia presente accanto alla sua opera.
Anche il progetto odierno vuole configurarsi come una sorta di memoria attiva , atta a far riemergere quell'ispirazione e quell'urgenza del fare in arte attraverso la quale comunica elettivamente il pensiero profondo, che nessun impedimento può vanificare.
Esposizioni :
Lissone, Spazio Palomar 2005; Imola, Ex Ospedale psichiatrico 2006; Trezzo sull'Adda, Villa del Castello 2011
Bibliografia:
Gruppo Koiné (a cura di), Osservanti - Osservati , catalogo mostra, Bacchilega editore, Imola 2006, pp. 70-71
Crespi A. (a cura di), 11/11 River's Eleven , catalogo mostra, Comune di Trezzo, 2011, pp. 20-21
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