Descrizione
L’Agostoni che non ti aspetti. Sorprendente, incerta fino all’ultimo metro, a suo modo irriverente e impossibile da pronosticare. In fondo, un’Agostoni doc. L’edizione 2024 della Coppa Ugo Agostoni - Giro delle Brianze - Gran Premio Banco BPM, prima prova del Trittico Regione Lombardia 2024 e 77esima nella storia di questa blasonata corsa ciclistica, esibisce sul gradino più alto del podio Marc Hirschi, che vince in volata una corsa combattutissima. Secondo Romaine Grégoire, terzo Paul Lapeira. Ai primi tre classificati le coppe del Banco BPM e i Trofei d’Autore degli artigiani lissonesi.
La 77a Coppa Ugo Agostoni - Giro delle Brianze - Gran Premio Banco BPM, organizzata dallo Sport Club Mobili Lissone e unica corsa con percorso interamente brianzolo-monzese e lecchese, è stato il primo appuntamento del Trittico Regione Lombardia 2024. Ha inaugurato le Classiche italiane d’autunno e proiettato il Grande Ciclismo direttamente a Il Lombardia, in calendario sabato 11 ottobre.
Fa parte della Coppa Italia delle Regioni 2024, un progetto ideato da Lega Ciclismo Professionistico, promosso da Ministro per lo Sport e i Giovani, Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute e Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
La collocazione domenicale ha favorito la partecipazione del pubblico, che ha affollato il Lissolo regalando al gruppo di corridori un tifo scatenato e agli spettatori della diretta televisiva uno spettacolo bellissimo.
La vittoria, appunto incerta fino agli ultimi centimetri d’asfalto, è andata al corridore che tutti speravano: Marc Hirschi, un campione che con il suo nome illumina l’albo d’oro della corsa. Bronzo nella prova in linea al Mondiale su strada di Imola 2020, campione del mondo ed europeo in linea Under 23, Hirschi in carriera ha vinto la Freccia Vallone, la Classica di San Sebastiàn e, oggi, la Coppa Agostoni, che nel 2023 lo aveva visto concludere al secondo posto. La sua vittoria ha il sapore del riscatto.
LA GARA
Chilometro zero alle 12.30, cui segue un avvio guardingo. Una volta entrati nel Circuito del Lissolo per il primo di quattro giri, ecco sul Colle Brianza la prima sorpresa: un primo drappello di corridori si stacca, all’inizio 24 atleti, poi 33, che arrivano ad avere fino a 53 secondi di vantaggio. Colpo di scena al chilometro 85: con ancora due giri del Circuito del Lissolo da compiere si stacca il lecchese Filippo Conca, che arriva in breve ad avere 30 secondi di vantaggio sul gruppo e prosegue nella sua azione. Taglia solitario il terzo giro del Circuito del Lissolo, ma poco dopo viene ripreso da cinque corridori tra cui Vincenzo Albanese. Situazione in divenire: il gruppo di testa aumenta fino a 20 elementi, ed è così che la gara taglia il parziale traguardo delle tre ore di corsa, con una media di 40,7 chilometri orari. Conca prova nuovamente a fuggire, ma viene ripreso, e a 50 chilometri dal traguardo l’ennesimo colpo di teatro: in salita scatta lo svizzero Marc Hirschi con un’accelerazione bruciante dà vita a una fuga che progressivamente si sgonfia e gonfia nelle dimensioni e cioè nel numero dei protagonisti. Il Lissolo regala sorprese e, oggi, una corsa sontuosa. Dieci chilometri dopo rimangono in quattro in testa: Hirschi, Alex Aranburu, Paul Lapeira, Romain Grégoire. Precedono un gruppo di 21 atleti a una dozzina di secondi appena. Tutto è ancora aperto, almeno 25 corridori possono ancora prevalere, con il plotone è a due minuti dalla testa. Sull’ultimo strappo del Lissolo, tra due ali di folla festante rimangono in tre: Aranburu si stacca. Si scollina quando mancano 36 chilometri al traguardo: da qui, un’unica tirata fino al traguardo di Lissone. Quasi un minuto il vantaggio a 30 chilometri al traguardo. Dieci chilometri dopo il distacco dei quattro di testa (Aranburu è rientrato) scende a 30 secondi: si è fatto sotto un ristretto nugolo di nove inseguitori nel quale sono Conca, Vendrame, Albanese, agguerriti. C’è una reazione della testa della corsa: cambi regolari e un passo nuovamente veloce; il vantaggio rimane invariato per cinque chilometri (-15 al traguardo) e scende a 20 secondi ai -10 chilometri dal traguardo. Nella lotta per la corsa pare affacciarsi anche Andrea Bettiol, nel gruppo, ora a 35 secondi, ma rimarrà un’illusione. Giunti in pianura, i quattro di testa spingono a fondo come gregari in fuga (cit. Paolo Conte), gli inseguitori pure, ai -5 dal traguardo si parla di 15 secondi di gap. Scatti, contro scatti, si perde la collaborazione nel gruppo di testa, ma gli inseguitori non riescono a rinvenire. Parte Aranburu, a 3 chilometri dal traguardo è davanti di una manciata di metri, a due chilometri viene ripreso. Una certezza: la lotta sarà ristretta ai quattro di testa, in un finale al cardiopalma. Ultimo rettilineo, parte Aranburu, lunghissimo, viene ripreso, parte Lapeira ai 250 metri, si chiuderà in volata; Lapeira davanti, esce Hirsci, a ruota Grégoire, è lotta a due e la spunta… Marc Hirschi, che mette il suo sigillo sulla Coppa Agostoni precedendo Grégoire e Lapeira e firma il nono successo stagionale.
LE DICHIARAZIONI
Marc Hirschi, UAE Team Emirates: “Bello oggi, è stata una corsa molto dura, non c’è stato un solo momento facile, siamo andati sempre al massimo. Sul Lissolo c’erano molte squadre importanti davanti, ho attaccato sull’ultima salita, ho cercato di staccare più corridori possibile. Siamo rimasti in quattro, è diventato un gioco di tattica. Allo sprint non sai mai come si va a finire e io non ero fiducioso, ero con corridori molto veloci, ma ce l’ho fatta, ho vinto. Sono contento perché mi piace gareggiare in Italia”.
Enrico Biganzoli, Presidente dello Sport Club Mobili Lissone: “Grande successo per la collocazione domenicale della Coppa Agostoni. Vedere un Lissolo così pieno di pubblico è impagabile e rende onore alla lunga storia dell’Agostoni. Ringrazio tutti i collaboratori dello Sport Club, che hanno lavorato con me per il successo della nostra amata manifestazione”.
Laura Borella, Sindaco di Lissone: “La Coppa Agostoni per noi è un evento importantissimo, perché ha rilievo nazionale e addirittura internazionale. Siamo veramente contenti che sia tornata di domenica, perché ciò consente alla cittadinanza di partecipare. Ringraziamo lo Sport Club Mobili Lissone, gli sponsor che sostengono l’evento e gli artigiani lissonesi che hanno realizzato i Trofei d’Autore, piccole opere d’arte che rappresentano il sapere fare e l’eccellenza della nostra città e del nostro territorio”.
Marco Aldeghi, responsabile Direzione Territoriale Milano e Lombardia Nord di Banco BPM: “Siamo orgogliosi di aver affiancato la coppa Agostoni anche quest’anno. Il nostro è un impegno che si è sviluppato nel tempo e che testimonia l’attenzione verso una competizione sportiva prestigiosa. Affiancare queste manifestazioni è per noi un momento di condivisione con le Comunità dei territori in cui operiamo. Un’occasione importante di crescita e aggregazione”.
La prima Coppa Agostoni è stata organizzata dallo Sport Club Mobili Lissone nel 1946, qualche mese dopo la fondazione del club. È stata dedicata al più grande campione lissonese di ciclismo, Ugo Agostoni, vincitore tra l’altro del Giro dell’Emilia nel 1912 e della Milano-Sanremo del 1914, secondo al Giro d’Italia del 1912 (classifica a squadre). Col tempo l’Agostoni ha guadagnato gradi e importanza, passando da gara riservata alla categoria indipendenti a quella dei professionisti e dei professionisti internazionali. I nomi dei più grandi campioni compaiono nel suo albo d’oro: da Gimondi a Merckx, da Zilioli a Bitossi, e poi De Wlaeminck, Moser, Saronni, Battaglin, Fondriest, Konyshen, Bugno, Cassani, Tafi, Ullrich, Casagrande, Jalabert. Visconti, Gavazzi, Modolo, Pozzato, Rebellin, Colbrelli, Moscon, Davide Formolo. Con la Tre Valli Varesine e la Coppa Bernocchi fa parte del Trittico della Regione Lombarda. Dal 1996 al titolo “Coppa Agostoni” si è aggiunto quello di “Giro delle Brianze”, perché è l’unica gara con percorso interamente brianzolo-monzese e lecchese.